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lunedì 26 luglio 2021

LE MOTIVAZIONI DEL DIVORZIO NELLA REPUBBLICA DOMINICANA


 

Il mutuo consenso e l’incompatibilità di carattere: le ragioni più frequenti nei divorzi della Repubblica Dominicana

La legge 1306 bis contiene otto motivazioni per le quali il divorzio può essere richiesto nella Repubblica Dominicana, ma le statistiche mostrano che solo due sono quelle invocate in giudizio da uno dei coniugi quando vuole porre fine al matrimonio: l'incompatibilità di carattere e il mutuo consenso degli sposi.

Su 364.672 divorzi pronunciati negli ultimi 20 anni, in 191.504 è stata addotta la motivazione del mutuo consenso (52,5%) e in 173.138 l'incompatibilità di caratteri (47,4%). In 30 casi non è stata specificata la motivazione del divorzio.

Oltre a questi due motivi, la normativa prevede che le coppie divorzino adducendo altre sei motivazioni: l'assenza di uno dei coniugi, l'adulterio, una condanna penale, gravi abusi o lesioni, l'abbandono volontario della propria casa da più di due anni e l’alcolismo o il consumo abituale o smodato di sostanze stupefacenti.

Per quanto riguarda il mutuo consenso, la normativa che regola il divorzio indica che questo "giustifica sufficientemente che la convivenza è insopportabile per la coppia". Stabilisce come requisito per invocare il divorzio consensuale che la coppia abbia più di due anni di matrimonio e meno di 30. E che l'uomo abbia almeno 60 anni e la donna 50.

Quanto all'incompatibilità di carattere, prevede che essa debba essere giustificata da fatti la cui entità, come causa di infelicità dei coniugi e di turbamento sociale, sia sufficiente a motivare il divorzio.

I dati sui divorzi prodotti tra il 2001 e il 2020 sono stati pubblicati dall'Ufficio nazionale di statistica (ONE), sulla base delle informazioni fornite dagli uffici dello stato civile, dipendenze della Commissione elettorale centrale (JCE).

Nel 2020 è stato registrato il ​​minor numero di sentenze di divorzio degli ultimi 20 anni, con 12.553.

In questo periodo i tribunali sono rimasti chiusi per diversi mesi a causa della pandemia di Covid 19, quindi il calo è da attribuire a quel fattore, non essendovi possibilità di avviare azioni legali.

Questo si evince anche dai casi registrati nella prima metà del 2021, in cui nonostante il Paese sia rimasto in stato di emergenza a causa della pandemia, i tribunali hanno funzionato.

Nei primi sei mesi i divorzi hanno già raggiunto la cifra di 13.426, secondo le statistiche della Direzione nazionale del registro civile, fornite attraverso la Direzione delle comunicazioni della JCE. Ciò significa che quest'anno sono stati depositati 873 divorzi in più rispetto a tutto il 2020.

La media annuale dei divorzi è 18.333. Ma il record è del 2019 con 26.115.

Le domande di divorzio sono depositate davanti ai tribunali della famiglia e le sentenze definitive devono essere trascritte negli uffici dello stato civile della JCE entro il termine di due mesi dalla pronuncia, in virtù della legge 1306bis.