La politica nella Repubblica Dominicana
La politica rappresenta un po’ dappertutto ma principalmente nella Repubblica Dominicana un veicolo sicuro all’agiatezza. E non occorre a tal fine essere il presidente o un ministro o un deputato o senatore. Anche gli esponenti delle amministrazioni comunali ne ricavano dei consistenti vantaggi oltre che a livello economico anche per i posti di lavoro che assegnano a migliaia di persone. Anzi prima ancora di iniziare la campagna elettorale si stabilisce già come questi verranno ripartiti in caso di raggiungimento della posizione ambita. Lo si è sempre fatto nella Repubblica Dominicana, almeno dagli inizi del secolo XX, eccettuando i periodi dell’occupazione americana e della dittatura di Trujillo. Una torta le cui fette vengono assegnate molto prima del giorno delle elezioni. E si tratta di cifre che si avvicinano molto al milione di persone, anzi due, uno che lo perde il posto e l’altro che lo acquisisce. Questo fenomeno si chiama “aplanadora”, bulldozer. Un caos totale.
Tanti poi per usanza inveterata prendono lo stipendio, ma non lavorano. Vengono chiamati “bottiglie”.