In tempi di elezioni dei comitati degli italiani all’estero si riparla dei clamorosi brogli delle politiche del 2018. I due eletti dell’USEI, Adriano Cario al senato ed Eugenio Sangregorio alla camera, entrambi residenti in Argentina, sono di nuovo sotto i riflettori. La giunta elettorale e per l’immunità parlamentare del Senato, l’organo parlamentare che interviene sulle elezioni, potrebbe presto votare per rimuovere il senatore Adriano Cario.
Secondo quanto dichiarato dal candidato soccombente a senatore Fabio Porta alla giunta, un nuovo conteggio ridurrebbe i voti di Cario di 12.000 unità. Se ciò fosse confermato, Porta diventerebbe senatore e Cario decadrebbe. Le conclusioni delle perizie della procura sarebbero valide anche per i seggi contestati dall’elezione di Sangregorio.
I tempi dell’accertamento ufficiale dei brogli da parte della magistratura e degli organi competenti sono stati allungati da una serie di ricorsi e controricorsi tra Fabio Porta e la Corte d’Appello di Roma e il processo è stato rallentato dalla pandemia di COVID-19.
Chi trae beneficio da un furto è un ricettatore e sappiamo che almeno in Italia, la ricettazione è punita più severamente del furto. I brogli con sottrazione di schede al legittimo destinatario e compilazione abusiva in numero talmente elevato da portare un candidato in parlamento non solo equivalgono a un furto, ma forse lo superano per gravità. E siccome la perpetrazione di questo reato implica la partecipazione di più persone non è da escludere anche un’imputazione per associazione a delinquere.
Per il momento comunque non c’è niente di ufficialmente accertato. Si può quindi chiudere un occhio o magari tutti e due e far finta di niente?
Il Senatore Ricardo Merlo con l’alleanza immediata di Cario al MAIE è riuscito ad ottenere l’importante carica di sottosegretario agli esteri che ha mantenuto per oltre due anni. Diciamo che Cario “puzzava” e “puzza” di brogli, ma se sei un dritto, un “piola” come dicono in Argentina ti turi il naso e vai avanti come se niente fosse.
Fin dall’inizio, gli scrutatori del PD e di altri partiti, come il MAIE, hanno riscontrato possibili irregolarità negli scrutini.
I brogli erano e sono evidenti e se ne avvantaggia
il senatore Merlo. Non siamo ancora a livello di una ricettazione tipica,
comunque non si può certo parlare di etica.
Sarà per questo che i quadri del MAIE nella Repubblica
Dominicana hanno presentato una piattaforma per le elezioni del Comites, Lista
Italo-Dominicana Diritti e Solidarietá, che non accenna minimamente al MAIE?
Eppure gli obiettivi di questa piattaforma
coincidono con quelli del MAIE che sono lontani mille miglia dagli interessi
della comunità italiana della Repubblica Dominicana…