Il coprifuoco finisce!
Il governo porrà fine allo stato di emergenza e al coprifuoco lunedì prossimo, ma annuncerà una serie di misure che la popolazione dovrà rispettare, a partire da martedì, per evitare nuovi contagi da coronavirus.
Ad annunciarlo è il consulente legale del governo, Antoliano Peralta, che ha spiegato che ieri è scaduto il termine per il presidente Luis Abinader per chiedere al Congresso nazionale di prorogare lo stato di emergenza.
«Il governo non chiederà una proroga dello stato di emergenza, che scade lunedì prossimo, il che comporta la revoca del coprifuoco e delle restrizioni alla libertà di circolazione, associazione e riunione nel territorio nazionale», ha aggiunto.
Ha sottolineato che verrà mantenuto l’uso obbligatorio di mascherine e protocolli di distanziamento fisico e che continuerà lo sforzo del governo e della società per vaccinare il maggior numero possibile di persone contro il Covid-19 nel più breve tempo possibile.
Peralta ha ricordato che nel territorio nazionale è stato dichiarato lo stato di emergenza il 19 de marzo de 2020, in virtù della delibera 62-20, mentre la sua ultima proroga è stata autorizzata e dichiarata fino al prossimo giorno 11 di questo mese, in virtù, rispettivamente, della delibera 323-21 e del decreto 528-21.
Il consulente legale ha affermato che a seguito delle misure adottate nell’ambito dello stato di emergenza, gli effetti della pandemia generata dal virus sono stati controllati e mitigati nel Paese, pertanto, dal 3 luglio di quest’anno, il governo ha attuato il Piano di flessibilità delle misure restrittive, articolato in tre fasi successive per garantire una riapertura graduale e sicura.
“In occasione della terza e ultima fase del suddetto piano di flessibilizzazione, dallo scorso 21 luglio 2021 è stato revocato il coprifuoco in quelle delimitazioni territoriali in cui il 70% della popolazione ha ricevuto la seconda dose del vaccino. Inoltre, attraverso il Piano Nazionale di Vaccinazione, è stato possibile inoculare quasi il 60% della popolazione target nel territorio nazionale”, ha evidenziato.
Ha affermato che, in considerazione dell’incremento graduale nella vaccinazione della popolazione nazionale, nonché del naturale contatto che una parte della popolazione rimanente ha avuto con il virus, è il momento opportuno per ricorrere a misure alternative raccomandate dall’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) e altre organizzazioni internazionali specializzate che limitano quanto meno possibile le persone vaccinate nelle loro normali attività.
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