Cerca nel blog

giovedì 7 ottobre 2021

Il tribunale revoca la licenza concessa all’aeroporto di Bávaro

 


Il Tribunale Superiore Amministrativo (TSA) ha revocato l’autorizzazione concessa dall’Istituto dell’aviazione civile dominicana (IDAC) l’11 agosto 2020 per la costruzione di un aeroporto internazionale a Bávaro, provincia di La Altagracia.

All’unanimità, i giudici della Seconda Sezione della TSA, hanno annullato il permesso ritenendolo “dannoso per l’interesse generale” del Paese.

L’annullamento dell’autorizzazione dell’amministrazione precedente è stata richiesta perché rilasciata senza il rispetto a) degli studi eolici; b) degli studi di temperatura necessari per definire la dimensione della pista, per un periodo di 5 anni, c) degli studi atti a dimostrare che il progetto non riduce, vincola o limita la capacità operativa e commerciale degli aeroporti circostanti, e d) dello studio relativo al pericolo di uccelli in una zona dove ci sono tre discariche.

Niente da fare allora: la licenza è stata revocata. Concessa poco prima del cambiamento di governo dell’anno scorso con tanto di beneplacito delle autorità uscenti, dopo il subentro del nuovo governo è stata impugnata immediatamente dallo stesso ente, l’IDAC (Istituto dell’aviazione civile), che l’aveva rilasciata previo il licenziamento di due addetti accusati di non aver agito in conformità con la legge.

Il progetto prevedeva l’investimento di USD 200 milioni. Chissà quanti sono stati bruciati prima della sospensione della licenza, a lavori già avviati, dopo il pagamento di tutte le spese del caso e, forse, di qualche tangente (di solito succede).

Del resto, costruire di questi tempi, un aeroporto a 18 km da un altro importantissimo come quello di Punta Cana, a occhio e croce non sembrava a suo tempo una buona idea.

https://notizieitalodominicane.net/il-tribunale-revoca-la-licenza-concessa-allaeroporto-di-bavaro/

Rivolgiti a un avvocato senza profili falsi e senza magagne…




In un gruppo numeroso di Facebook è stato pubblicato il seguente post:

“Buon giorno a tutti, devo fare la documentazione per una pratica di successione relativa a un terreno lasciatomi da mio padre deceduto di recente. Conoscete un avvocato onesto del posto? Vorrei chiedergli una quotazione e i documenti necessari.”

Le risposte e, quindi, i suggerimenti non si sono fatti attendere. I professionisti raccomandati sono stati: Diana Spedicato, Alejandrina García (Las Terrenas), Zoila Cedeño, Marisabel Benítez Reyes, Dany Guzmán (Las Terrenas). Solo Alejandrina García e Dany Guzmán hanno lo studio a Las Terrenas da quel che si evince nei commenti.

La più raccomandata è stata di gran lunga Diana Spedicato che, però, ha il suo studio a Santo Domingo. Non so se questo sia di intralcio per l’esecuzione di questa pratica e cioè se sia preferibile un avvocato con lo studio sul posto.

Al di là di questo anch’io avrei optato per raccomandare Diana Spedicato anche perché gli altri non li conosco e la Spedicato, laureata sia in Italia che nella Repubblica Dominicana, è una professionista molto valida.

Tra i consigli, c’è anche quello di una connazionale che ha scritto quanto segue:

(raccomando) Zoila Cedeño, persona seria, onesta, senza profili falsi e senza magagne”.

A questo punto è intervenuto un connazionale chiedendo: “E chi li ha i profili falsi?”

Una domanda alla quale non è stata data risposta.

Comunque si deve dire che le reti sociali italo-dominicane brulicano di profili falsi che conoscono approfonditamente quanto riguarda gli italiani qui residenti e che intervengono con commenti autorevoli ma di parte nei post dei connazionali spesso elargendo offese che si nascondono dietro la falsa identità.

https://notizieitalodominicane.net/rivolgiti-a-un-avvocato-senza-profili-falsi-e-senza-magagne/


LA MISURA È DURATA UN ANNO E SEI MESI

 


Il coprifuoco finisce!

Il governo porrà fine allo stato di emergenza e al coprifuoco lunedì prossimo, ma annuncerà una serie di misure che la popolazione dovrà rispettare, a partire da martedì, per evitare nuovi contagi da coronavirus.

Ad annunciarlo è il consulente legale del governo, Antoliano Peralta, che ha spiegato che ieri è scaduto il termine per il presidente Luis Abinader per chiedere al Congresso nazionale di prorogare lo stato di emergenza.

«Il governo non chiederà una proroga dello stato di emergenza, che scade lunedì prossimo, il che comporta la revoca del coprifuoco e delle restrizioni alla libertà di circolazione, associazione e riunione nel territorio nazionale», ha aggiunto.

Ha sottolineato che verrà mantenuto l’uso obbligatorio di mascherine e protocolli di distanziamento fisico e che continuerà lo sforzo del governo e della società per vaccinare il maggior numero possibile di persone contro il Covid-19 nel più breve tempo possibile.

Peralta ha ricordato che nel territorio nazionale è stato dichiarato lo stato di emergenza il 19 de marzo de 2020, in virtù della delibera 62-20, mentre la sua ultima proroga è stata autorizzata e dichiarata fino al prossimo giorno 11 di questo mese, in virtù, rispettivamente, della delibera 323-21 e del decreto 528-21.

Il consulente legale ha affermato che a seguito delle misure adottate nell’ambito dello stato di emergenza, gli effetti della pandemia generata dal virus sono stati controllati e mitigati nel Paese, pertanto, dal 3 luglio di quest’anno, il governo ha attuato il Piano di flessibilità delle misure restrittive, articolato in tre fasi successive per garantire una riapertura graduale e sicura.

“In occasione della terza e ultima fase del suddetto piano di flessibilizzazione, dallo scorso 21 luglio 2021 è stato revocato il coprifuoco in quelle delimitazioni territoriali in cui il 70% della popolazione ha ricevuto la seconda dose del vaccino. Inoltre, attraverso il Piano Nazionale di Vaccinazione, è stato possibile inoculare quasi il 60% della popolazione target nel territorio nazionale”, ha evidenziato.

Ha affermato che, in considerazione dell’incremento graduale nella vaccinazione della popolazione nazionale, nonché del naturale contatto che una parte della popolazione rimanente ha avuto con il virus, è il momento opportuno per ricorrere a misure alternative raccomandate dall’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) e altre organizzazioni internazionali specializzate che limitano quanto meno possibile le persone vaccinate nelle loro normali attività.

https://notizieitalodominicane.net/la-misura-e-durata-un-anno-e-sei-mesi/

Piattaforma Lista Italo-Dominicana Diritti e Solidarietà ovvero Piattaforma MAIE



Tra i candidati presentati questa piattaforma c’è anche l’ex-senatore Giuseppe Visca, 80enne di Acqui Terme, Alessandria, residente a Boca Chica. Vive della politica da sempre, essendo stato parlamentare dall’87 al ‘92 e avendo poi percepito il vitalizio di oltre 3.100 euro al mese fino a oggi salvo il periodo di decurtazione grillina poi revocata.

Nella sua veste di coordinatore della provincia Santo Domingo del MAIE, a suo tempo mi ha chiesto di svelare da che parte sono schierato politicamente in quanto “scrivo costantemente articoli che cercano di sminuire l’operatività del MAIE, assumendo di fatto una posizione partitica”.

Il ragionier senatore di Acqui Terme, ex massone (radiato?), ritiene che se io scrivo un articolo che ha un contenuto che può essere giudicato negativo nei confronti del MAIE, questo dimostri la mia militanza in un altro partito. Visca manifesta così anche il suo modo di vedere la politica. Il senatore afferma che: “Mettere a confronto il lavoro del MAIE con altre forze politiche antagoniste non ci vedrà mai a polemizzare con nessuno, politicamente ognuno è libero di promettere e far credere che risolverà problemi e tematiche e poi saranno gli elettori a credere e dare il consenso”.

Quindi questa è la “politica” secondo l’anziano quadro del MAIE: promettere e far credere, poi il successo dipenderà da quanti crederanno effettivamente e daranno il consenso con il loro voto.

Non appartengo a nessun partito e non sono in campagna elettorale permanente come il gruppo di quadri del MAIE che si accinge, camuffato in lista civica, ad affrontare le prossime elezioni del Comites.

https://notizieitalodominicane.net/piattaforma-lista-italo-dominicana-diritti-e-solidarieta-ovvero-piattaforma-maie/

mercoledì 6 ottobre 2021

RAPINANO UN TEDESCO A PUERTO PLATA



@armandotavano

Sulla strada verso il suo domicilio a Puerto Plata, il 23 settembre scorso un cittadino tedesco è stato intercettato da un ciclomotore con due persone a bordo e gli è stato strappato di mano un borsello contenente documenti e 561.000 pesos.

I rapinatori sono stati nel frattempo identificati e arrestati. Si tratta di due giovani, una donna 22enne e un uomo 28enne.  C’è anche una basista, non poteva mancare, che risulta ancora profuga. I tre complici si erano spartiti il malloppo in parti uguali, 187.000 pesos ciascuno.

L’incauto tedesco per il momento ha recuperato solo un ciclomotore che la 22enne complice aveva acquistato con la sua parte del bottino.

https://notizieitalodominicane.net/rapinano-un-tedesco-a-puerto-plata/



CHARAMICOS: UN'ARTE CHE IDENTIFICA I DOMINICANI

 



Charamico: piccolo albero di Natale fatto con rami secchi che vengono dipinti generalmente di bianco.

Questo piccolo albero si presenta con un’immagine differente, più luminosa e “invernale” di quella del tradizionale albero verde.

Ogni anno, la comparsa dei tradizionali charamicos sul viale Winston Churchill e in diverse parti della città indica che il Natale è arrivato!

Ed è così, il Natale non inizia se i charamicos non si vedono nelle piazze.

Il charamico nato come elemento rustico per decorare presepi e giardini, oggi è un distintivo natalizio tipico dei dominicani, elemento che è diventato il riferimento decorativo degno di qualsiasi spazio della casa, non solo per l’inserimento dei colori ma anche per l’estetica con cui vengono elaborati questi dettagli.

«Dal momento che i dominicani ci vedono per le strade, automaticamente presumono che il Natale sia arrivato», ha riferito l’artigiano Francis Pujols, membro di una famiglia che da oltre 40 anni si dedica alla realizzazione di questo oggetto decorativo.

Quest’opera d’arte fa parte delle usanze natalizie che identificano i dominicani, realizzata con tralci e rami da famiglie di artigiani che si dedicano alla sua creazione e vendita.

“I charamicos fanno parte della mia vita, della mia famiglia. Apportiamo qualcosa alla società con ogni creazione che realizziamo, alla comunità dominicana, a ciò che facciamo», ha evidenziato Pujols, che ha anche sottolineato di avere un permesso dall’ufficio del sindaco del Distretto Nazionale per commercializzare e produrre le sue creazioni.

L’artigiano assicura che svolgere questo mestiere è qualcosa che lo rende orgoglioso e che lo fa sentire molto felice, perché vedere come un ramo secco diventa un’opera d’arte, per lui ha un valore inestimabile.

Va notato che tutto il materiale utilizzato per realizzare i charamicos, che attraversi gli anni sono diventati una decorazione natalizia tradizionale nelle case dominicane, è fornito dalla natura, e i suoi artigiani iniziano a raccoglierlo all’inizio dell’anno. Il resto dei mesi viene trascorso nella realizzazione di decorazioni per il periodo natalizio e per cercare come presentare nuovi pezzi, che ora vengono anche dipinti in diversi colori e bagnati di brina.

Attualmente vengono prodotti molti pezzi colorati che si aggiungono anche alla gamma dei charamicos, come figure di animali, coni, cesti, stelle e scene che ricreano la nascita di Gesù.

Va notato che il termine charamicos si riferisce solo all’albero di Natale fatto con rami secchi e dipinto di bianco, ma che col tempo la società ha esteso il significato del termine per riferirsi anche agli altri oggetti.

Il prezzo di queste opere varia in base alle dimensioni e alla quantità di materiale che è stato utilizzato nel suo processo di elaborazione. Inoltre, i clienti possono richiedere la realizzazione di figure personalizzate.

https://notizieitalodominicane.net/charamicos-unarte-che-identifica-i-dominicani/

PEDERNALES E LA POVERTA'

 



Pedernales, una provincia con abbondanti ricchezze naturali, adagiata sul lato sud-ovest dominicano, sta sprofondando nella povertà.

Situata a 330 chilometri da Santo Domingo, è la settima provincia più grande del paese, ma la meno abitata e una delle più povere.

È la provincia maggiormente accogliente per gli haitiani.

Questi si possono vedere nelle aree di produzione agricola, a volte con figli minorenni, così come nei ristoranti, nel servizio di “motoconcho”, nei lavori edili, come venditori ambulanti, mentre le donne si prostituiscono e i bambini di entrambi i sessi chiedono l’elemosina per poter mangiare.

Un problema importante è l'elevato numero di donne incinte haitiane con tre, quattro e cinque figli piccoli.

In generale, almeno il 20 per cento della popolazione attiva vive dell’agricoltura, il 10 per cento della pesca, il 30 per cento lavora nel settore delle costruzioni, dei lavori privati ​​e dello Stato, e il 6 per cento nel commercio di prodotti agricoli, bestiame e alimentari.

Si stima che la disoccupazione abbia spinto circa il 3% dei giovani al contrabbando da e verso Haiti, mentre un gran numero è impegnato nel servizio di motoconcho (mototassì).

I suoi prodotti agricoli di base sono caffè, fagioli, piselli, patate, banane, patate, manioca, sedano, mais, avocado e pompelmi.

Un'altra fonte di reddito sono i prodotti del mare, come pesce, aragoste, lambí e altri crostacei, un'attività quotidiana svolta da almeno 200 persone.

Pedernales "deve prepararsi a un grande cambiamento che porterà opportunità di lavoro e una migliore qualità della vita per i suoi residenti", ha affermato il presidente Luis Abinader oltre un anno fa, e ha promesso la costruzione di strade, hotel, aeroporti e altri progetti per lo sfruttamento del turismo, per generare centinaia di posti di lavoro e alleviare il dolore dei quartieri afflitti da ristrettezze finanziarie.

I cittadini di Pedernales erano entusiasti e sono ancora in attesa dell’adempimento delle promesse del presidente, ma è passato più di un anno e i problemi stanno peggiorando in queste lontane terre del confine sud-occidentale.

https://notizieitalodominicane.net/