La Confsal Unsa Esteri ha scritto una lettera aperta
al sottosegretario agli esteri, senatore Ricardo Merlo. Di rilievo è un po’ tutto
il contenuto della lettera perché si tratta senza ombra di dubbio di una
critica alla gestione passata del MAECI.
Per noi sono particolarmente interessanti le
considerazioni sul servizio Prenota Online e sulla filosofia dell’esistenza dei
consolati:
Prenota
Online: una catastrofe
Il sindacato riferisce all’on. Merlo che ritiene che
il Servizio Prenota Online debba definirsi come una catastrofe. L’avevamo
capito anche noi nel nostro piccolo.
Il servizio Prenota Online non soddisfa nessuno,
risulta macchinoso, difficilmente accessibile alle persone anziane e arbitrario
nella messa a disposizione di date prenotabili. Non sfrutta al massimo le
risorse della sede diplomatica come si vuole dare a intendere. Una percentuale
elevata di utenti prenotati di solito non si presenta.
La nostra ambasciata in qualche modo ha cercato di
ovviare all’inconveniente dell’assenza dei prenotati, stabilendo una procedura
di riconferma pochi giorni prima dell’appuntamento, ma non basta. Altrove in
Sud America si parla di intermediari che lucrano sugli appuntamenti.
La nostra comunità di Santo Domingo si augura un
ritorno all’ambasciata aperta. Del resto è così che operano le ambasciate di
paesi paragonabili per importanza al nostro. Come richiesta non sembra
eccessiva.
Filosofia
dell’esistenza dei consolati
la Confsal Unsa Esteri richiede all’on. Merlo di
contribuire a cambiare la filosofia dell’esistenza dei consolati.
Questi secondo il sindacato dovrebbero tornare ad
essere postazioni di difesa e di tutela delle collettività italiane. Il
personale dovrebbe essere ben preparato attraverso idonee misure formative per
far fronte alle esigenze tradizionali e moderne dei nostri connazionali
all’estero.
Attualmente ad esempio stiamo assistendo nella
Repubblica Dominicana a una campagna a tutto campo della nostra ambasciata per
promuovere l’immagine dell’Italia con l’occasione del 120esimo anniversario
dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e la Rep.
Dominicana. Si intende organizzare 120 eventi in un anno. Praticamente uno ogni
tre giorni.
È ovvio che ciò comporti un dispendio di tempo,
quello dei nostri funzionari, e l’utilizzo di risorse finanziarie del
ministero. La nostra comunità ha accolto con freddezza l’iniziativa anche
perché l’erogazione dei servizi consolari pur essendo migliorata non si può
ritenere ancora normalizzata, essendo necessari non meno di tre mesi per il
disbrigo di qualunque pratica.
Questo tipo di iniziative comunque è all’ordine del
giorno nelle nostre sedi diplomatiche a livello mondiale. Si tratta di un
retaggio della gestione uscente.
Al riguardo la Confsal si esprime così:
«È ora di rivedere il ruolo di consoli fino ad ora
impegnati prevalentemente nella cosiddetta difesa dell’immagine del Paese sotto
forma dell’ennesima “settimana della cucina italiana” o “serata del libro
italiano” o “pomeriggio della scienza italiana”. Insomma, i connazionali hanno
bisogno all’estero di servizi veloci ed efficienti, di tutela e di sostegno,
tutto il resto è delegabile. I servizi dello Stato non lo sono».
Molta carne sul fuoco per il nuovo sottosegretario.
Siamo fiduciosi che saprà prendere le migliori decisioni e che finalmente
usciremo dal pantano nel quale ci troviamo.
L’impegno dell’onorevole Merlo per quel che riguarda
le pratiche consolari è chiaro: la durata per il disbrigo in ogni caso non deve
superare i trenta giorni!