Cerca nel blog

lunedì 4 giugno 2018

L'Ambasciatore Andrea Canepari annuncia un programma di attività per 12 mesi in varie aree, per celebrare i 120 anni di relazioni diplomatiche tra le due nazioni.




"L'Italia e la Repubblica Dominicana hanno una grande storia in comune"
Il governo italiano celebrerà 120 anni di relazioni diplomatiche con la Repubblica Dominicana con eventi scientifici, storici, culturali, educativi, commerciali e gastronomici durante un anno al fine di rafforzare i legami e aumentare la collaborazione tra le due nazioni.
L’Ambasciatore italiano Andrea Canepari ha riferito che i due paesi hanno una storia che va dall’ambito religioso a quello commerciale e ha ricordato che il primo italiano ad arrivare nella Repubblica Dominicana fu Cristoforo Colombo nel 1492. Altri italiani che hanno influito sulla storia del Paese sono stati Giovanni Battista Cambiaso e Giovanni Battista Maggiolo, fondatori della Marina di guerra dominicana, la famiglia Pellerano che ha creato il primo giornale nel paese, la famiglia Vicini che ha trasformato l’economia del Paese, i Ranieri nel turismo, i Velutini (italo-venezuelani), i Barletta, i Marranzini e altre famiglie di origine italiana. Si è soffermato anche sulla figura di Padre Fantino Falco in processo di santificazione. Tra i dominicani che hanno studiato in Italia ha citato Salvador B. Gautier e Calventi.

"Vuol dire celebrare non solo la cultura italiana, ma la dominicana e l’italiana insieme, in grado di avere una collaborazione con le istituzioni dominicane e italiane per iniziative concrete tali da creare e rafforzare il legame tra persone e istituzioni e forgiare una nuova cultura ", ha riferito il diplomatico.

Ha spiegato che la celebrazione prevede la realizzazione di quasi 120 eventi a partire dal 6 del corrente mese con una cerimonia di apertura presso l'Hotel Marriot Blue Mall alle ore 19:30. Le attività si concluderanno nel giugno 2019. Vi saranno incluse tra l’altro conferenze scientifiche in diverse aree, spettacoli cinematografici, moda, arte, tecnologia, gastronomia e incontri di lavoro.

Le attività coinvolgeranno gruppi di imprese, le principali università e istituzioni statali. "Questa nuova consapevolezza sarà in grado di cambiare l'immagine della Repubblica Dominicana e dell'Italia. L'Italia ama la Repubblica Dominicana ... l'idea è riunire tutte le istituzioni dominicane che possono lavorare insieme su nuove opportunità e aprire le porte all'economia del futuro ". L’ambasciatore Canepari vuole costruire ponti vivi tra la Repubblica Dominicana e l’Italia e sfruttare il potenziale di entrambi i Paesi, creando nuovi mercati attraverso la  consapevolezza di essere in grado di offrire nuove opportunità.
L’ambasciatore ha messo in evidenza lo scambio commerciale tra i due Paesi e ha lodato la stabilità macroeconomica della Repubblica Dominicana
L'Ambasciatore d'Italia ha sottolineato i contributi del suo Paese alla Repubblica Dominicana nella tecnologia applicata all'agricoltura e nella realizzazione di macchinari. Il rappresentante diplomatico ha affermato che lo scambio commerciale tra i due paesi è di circa 400 milioni di dollari all'anno. Ha detto che l'Italia importa prodotti agricoli come il cacao, il caffè e le banane. "È interessante notare, ad esempio, che noi apprezziamo molto il caffè di Valdesia perché è uno dei primi ad avere un'indicazione di provenienza geografica in questa parte del mondo." D'altra parte,l’Italia esporta nella Repubblica Dominicana macchinari, soprattutto per l'agricoltura, olio, articoli di moda, vini e altri prodotti italiani venduti nel paese dal XIX secolo.

Nella Repubblica Dominicana risiedono oltre 10.000 italiani
Secondo l'ambasciatore italiano, Andrea Canepari, il Paese ha circa 10.000 cittadini iscritti all’AIRE, ma secondo le informazioni rivelate dalle autorità dominicane ci sono 50.000 residenti, che si aggiungono ai 100.000 turisti che frequentano il paese ogni anno. Sono quindi circa 150.000 gli Italiani che risiedono e visitano questa parte dell'isola.
L’ambasciatore Canepari ha riferito che molti dei suoi connazionali non solo vengono per turismo o affari, tanti vi si trattengono per trascorrere gli anni della loro pensione.

Da un’intervista all’Ambasciatore Canepari pubblicata sul giornale Diario Libre di oggi

Vedere anche: