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martedì 5 giugno 2018

Villa Angiolino Vicini: ne avete mai sentito parlare? Così si chiama la nostra ambasciata dal 1987



Nel 1987 con decreto ministeriale del governo italiano la sede della nostra ambasciata di Santo Domingo è stata denominata Villa Angiolino Vicini. Si è voluto così ringraziare il donatore dei terreni sui quali poi sono state costruite la sede operativa dell’ambasciata in via Rodríguez Objío e la residenza dell’ambasciatore in via Rafael Augusto Sánchez nell’esclusivo rione Naco. Esiste ancora un altro terreno nelle vicinanze del viale Máximo Gómez sul quale non risulta costruito ancora niente.
Angiolino Vicini Trabucco, nato nel 1880 anche lui come il suo famosissimo zio Giovanni Battista a Zoagli nei pressi di Genova arrivò nella Repubblica Dominicana nel 1894, quindi all’età di 14 anni. Nel 1898 Angiolino ha donato i tre terreni summenzionati al Regno d’Italia, agevolando in tal modo l’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra i due paesi. A titolo di gratitudine il governo italiano ha dato il suo nome alla sede dell’ambasciata ed egli viene ora, in occasione del 120esimo anniversario, ricordato con deferenza e rispetto dalla nostra collettività. Aveva 18 anni al tempo delle donazioni ed è difficile pensare che il suo ricchissimo zio non avesse in qualche modo partecipato anche lui a questo atto di generosità patriottica.
Della vita di Angiolino trapela poco dalla rete. Si sposò a Santo Domingo con Dilia Ariza Lapuente con la quale ebbe 6 figli: Jose Delio, Celeste Elena, Fiume, Italia Nettina, Franz Augusto e Teresa Clara.
Angiolino Vicini è deceduto a Santo Domingo nel 1960.
Il nome di Angiolino Vicini è legato allo sviluppo di Boca Chica, al quale ha contribuito anche suo cugino il filantropo Juan Bautista Vicini Perdomo che è stato presidente della Repubblica Dominicana dal 1922 al 1924.
Tra il 1920 e il 1930 Angiolino Vicini ha acquistato a Boca Chica grandi appezzamenti di terra, convertendosi in uno dei maggiori latifondisti della zona e realizzando molte infrastrutture basiche per lo sviluppo della comunità, come ad esempio il tracciato delle strade, gli allacciamenti elettrici, il parco, la chiesa e le case intorno al parco.
Una delle sue figlie, Celeste Elena sposò Carlos Federico Rodríguez Jímenes i quali procrearono tra gli altri anche Guillermo Rodriguez Vicini, avvocato notaio, socio della Casa de Italia e uno degli artefici della riapertura della nostra ambasciata.