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martedì 26 giugno 2018

Tentata rapina nell’ospedale Salvador Gautier con l’uso della burundanga




Ormai fa parte della cronaca di ogni giorno. Questo nuovo metodo adottato dalla malavita si diffonde a macchia d’olio.
La burundanga non si sa bene che tipo di sostanza sia, la chiamano anche scopolamina, qualcuno ritiene che si tratti di una miscela di sostanze e che vi sia inclusa anche la Belladonna, il veleno caro a Lucrezia e Cesare Borgia, i figli del papa Alessandro VI vissuti tra il ‘400 e il ‘500 e noti per la loro totale mancanza di scrupoli.
È una sostanza che non ha sapore, né colore, né odori riconoscibili, ma che ha la capacità di annullare la volontà della persona sottoposta ai suoi effetti che sono: stato di ipnosi, ubbidienza totale al rapinatore. Le modalità di uso le conosciamo già, basta toccare un bigliettino da visita o una banconota sulla quale sia stata spolverata la sostanza.
Nel caso dell’ospedale Gautier, ha subito l’aggressione una dottoressa sabato scorso nelle prime ore del mattino. Il rapinatore le ha strofinato un fazzoletto bagnato su un braccio. Altri due medici hanno notato che la collega era in difficoltà ed è bastato che le toccassero il braccio per entrare anche loro in trance.
I due dottori che avevano cercato di assistere la collega sono stati trasportati con l’aiuto di altri  medici al pronto soccorso, dove una volta giunti sono crollati anche se si sono ripresi due ore dopo. Per la dottoressa gli effetti della droga hanno persistito più a lungo ed è riuscita a rinvenire alle sei del pomeriggio.
Il delinquente, a quanto pare un uomo giovane, è riuscito a fuggire. Voleva rapinare i medici di recente assunzione nell’ospedale, ma non ci è riuscito.
Si tratta di una droga pericolosa i cui effetti permangono nel tempo e che può provocare anche la morte.
È stata costituita una commissione per indagare sulla diffusione di questa pericolosa modalità di rapina. Nonostante i numerosi casi ti utilizzo della burundanga finora non c’è stato nessun arresto
I rapinatori per non assorbire la sostanza usano colla trasparente scolare nelle mani come guanto.
A seguito di questa vicenda sono stati rafforzati i servizi di vigilanza degli ospedali.

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