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giovedì 28 giugno 2018

Si riscontra una forte recrudescenza della delinquenza nella Repubblica Dominicana. Oggi hanno rapinato la mia banca…



Quando l’ho saputo la prima cosa che ho pensato è quella di recarmi in banca per vedere che fine avevano fatto i miei soldi. Dopo mi sono ricordato che non ne ho e quindi mi sono tranquillizzato. Non avere soldi o averne pochi ha sempre qualche vantaggio almeno dal punto di vista dei patemi d’animo.
Del resto anche se ne avessi avuti tanti, quelli in realtà, lo sappiamo ormai tutti, hanno una natura meramente virtuale. Se vuoi trovare soldi la banca non è il posto più adatto. Contanti ne hanno pochi. Se ne porti tanti in deposito va a finire che ti arrestano come uno che recentemente ha voluto depositare in una volta mezzo milioni di pesos. Se li hai in deposito, sono tuoi e la loro origine è stata verificata non puoi recarti allo sportello così senza avvertire e chiedere di prelevarli perché deve essere espletata una procedura laboriosa con un preavviso di alcuni giorni in modo da consentirne l’approvvigionamento. Quindi quando si fanno queste rapine c’è sempre qualche informatore che rivela la disponibilità di una somma cospicua di contanti in un determinato momento.
Tornando alla delinquenza in auge di questi tempi nella Repubblica Dominicana, posso dire oggi di esserne rimasto vittima.
Cinque uomini a bordo di due ciclomotori si sono fermati all’ingresso della banca, la succursale Iper Uno calle 8 del rione Isabelita, hanno disarmato le due guardie giurate che erano in servizio, sono penetrati all’interno armati di pistole e fucili e hanno “prelevato” una quantità di denaro contante di cui non si conosce ancora l’importo.
Indossavano dei giubbotti grigi.
Erano presenti nella banca dodici impiegati e alcuni clienti. Non ci sono stati feriti.
La zona è stata isolata per effettuare i rilievi del caso.
Un’impiegata della banca che era incinta è stata ricoverata in ospedale a seguito di una crisi nervosa. Gli altri impiegati sono stati immediatamente sottoposti a trattamento psicologico e domani saranno sostituiti da altri colleghi in modo da consentire il loro completo recupero.
Una scena da far west, cinque banditi scendono dai loro “cavalli” armi e fucili in mano disarmano i guardiani entrano con i loro giubbotti grigi e uno di loro lancia l’avvertenza: “Fermi tutti questa è una rapina, o la borsa o la vita!” Gli impiegati procedono secondo le istruzioni che devono seguire in questi casi. Consegnano il denaro. Tutti sanno intorno alla banca che al suo interno è in corso una rapina, tutti, anche i bambini, sono dotati di smart phone, l’allarme è stato lanciato? La polizia è stata avvertita? Fuori ci sono i cavalli, anzi i ciclomotori, i bandoleros escono con il malloppo,  sparano quattro volte come nei migliori film western  italiani, una volta all’interno della banca e tre volte all’esterno, salgono sui loro veicoli e fanno perdere le loro tracce.
Questa è una storia che non convince. Non capisco, si diceva un tempo, non capisco, ma mi adeguo…