Quando l’ho saputo la prima cosa che ho pensato è
quella di recarmi in banca per vedere che fine avevano fatto i miei soldi. Dopo
mi sono ricordato che non ne ho e quindi mi sono tranquillizzato. Non avere
soldi o averne pochi ha sempre qualche vantaggio almeno dal punto di vista dei
patemi d’animo.
Del resto anche se ne avessi avuti tanti, quelli in
realtà, lo sappiamo ormai tutti, hanno una natura meramente virtuale. Se vuoi
trovare soldi la banca non è il posto più adatto. Contanti ne hanno pochi. Se
ne porti tanti in deposito va a finire che ti arrestano come uno che
recentemente ha voluto depositare in una volta mezzo milioni di pesos. Se li
hai in deposito, sono tuoi e la loro origine è stata verificata non puoi
recarti allo sportello così senza avvertire e chiedere di prelevarli perché
deve essere espletata una procedura laboriosa con un preavviso di alcuni giorni
in modo da consentirne l’approvvigionamento. Quindi quando si fanno queste
rapine c’è sempre qualche informatore che rivela la disponibilità di una somma
cospicua di contanti in un determinato momento.
Tornando alla delinquenza in auge di questi tempi nella
Repubblica Dominicana, posso dire oggi di esserne rimasto vittima.
Cinque uomini a bordo di due ciclomotori si sono
fermati all’ingresso della banca, la succursale Iper Uno calle 8 del rione Isabelita, hanno disarmato le due guardie giurate che
erano in servizio, sono penetrati all’interno armati di pistole e fucili e
hanno “prelevato” una quantità di denaro contante di cui non si conosce ancora
l’importo.
Indossavano dei giubbotti grigi.
Erano presenti nella banca dodici impiegati e alcuni
clienti. Non ci sono stati feriti.
La zona è stata isolata per effettuare i rilievi del
caso.
Un’impiegata della banca che era incinta è stata
ricoverata in ospedale a seguito di una crisi nervosa. Gli altri impiegati sono
stati immediatamente sottoposti a trattamento psicologico e domani saranno
sostituiti da altri colleghi in modo da consentire il loro completo recupero.
Una scena da far west, cinque banditi scendono dai
loro “cavalli” armi e fucili in mano disarmano i guardiani entrano con i loro
giubbotti grigi e uno di loro lancia l’avvertenza: “Fermi tutti questa è una
rapina, o la borsa o la vita!” Gli impiegati procedono secondo le istruzioni
che devono seguire in questi casi. Consegnano il denaro. Tutti sanno intorno
alla banca che al suo interno è in corso una rapina, tutti, anche i bambini,
sono dotati di smart phone, l’allarme è stato lanciato? La polizia è stata
avvertita? Fuori ci sono i cavalli, anzi i ciclomotori, i bandoleros escono con
il malloppo, sparano quattro volte come
nei migliori film western italiani, una
volta all’interno della banca e tre volte all’esterno, salgono sui loro veicoli
e fanno perdere le loro tracce.
Questa è una storia che non convince. Non capisco,
si diceva un tempo, non capisco, ma mi adeguo…