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mercoledì 28 settembre 2022

Dopo la vittoria di Meloni, si crea un asse politico con Ungheria e Polonia

 



 

Un articolo pubblicato dalla stampa dominicana:

"Con la vittoria di Giorgia Meloni, l'Italia potrebbe guidare un fronte ultraconservatore in Europa insieme a Ungheria e Polonia, ma questa alleanza troverà presto i suoi limiti, soprattutto sul conflitto in Ucraina e sull'atteggiamento nei confronti della Russia.

Il primo ministro ungherese Viktor Orban e il suo omologo polacco Mateusz Morawiecki sono stati i primi a celebrare la vittoria della leader post-fascista italiana alle elezioni parlamentari di domenica. "Servono più che mai amici che condividano una visione e un approccio comuni all'Europa", ha reagito un portavoce del leader ungherese, mentre Varsavia celebrava la "grande vittoria" dell'estrema destra italiana.

L'avvento al potere dell'estrema destra in uno dei paesi fondatori dell'Unione Europea (UE) dovrebbe ridurre l'isolamento di Budapest e Varsavia, in aperto conflitto con la Commissione Europea su questioni come lo stato di diritto. "Ungheria e Polonia sono più che contente di queste elezioni", poiché "permetteranno di ridurre la pressione sui loro paesi nell'UE e aprire la strada a un fronte più unito", ha detto Yordan Bozhilov, del think tank bulgaro Sofia AFP SecurityForum.

Dopo l'ascesa dell'estrema destra in Svezia alle elezioni legislative di settembre, il successo di Meloni nella terza economia dell'UE dà le ali agli ultraconservatori, contro l'Islam, gli immigrati, l'aborto o i diritti LGBT.

"La destra europea si sta rafforzando (...) Sconfiggeremo i comunisti, la sinistra e la 'lobby' LGBT, tutti coloro che rovinano la nostra civiltà", ha dichiarato lunedì su Twitter il viceministro dell'agricoltura polacco Janusz Kowalski.

La leader del partito postfascista italiano Fratelli d'Italia e i leader di Polonia e Ungheria concordano anche sulla loro concezione di un'Europa cristiana, bianca, fatta di nazioni sovrane.

“L'Ungheria e la Polonia sono paesi che vogliono cambiare l'Europa dall'interno e non lo nascondono. Finora non ci sono riusciti, ma sicuramente cercheranno di creare un asse Roma/Budapest/Varsavia”, secondo Tara Varma. Per l'esperto dell'European Council on Foreign Relations (ECFR), questi tre Paesi non intendono lasciare l'Ue dopo la Brexit, ma possono “ostacolarlo, sfruttando i fondi comunitari”.

Ucraina e sanzioni

Ma il fronte dei "valori" potrebbe rapidamente incrinarsi sulla questione della guerra in Ucraina e sulla politica dell'Ue nei confronti di Mosca.

"Quando sarà il momento, Meloni dovrà scegliere tra Polonia e Ungheria", riassume Tara Varma.

La leader italiana ha espresso chiaramente le sue posizioni filo-ucraine, a favore delle sanzioni europee contro la Russia e dell'atlantismo.

Nonostante l'atteggiamento filo-russo dei suoi alleati Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, Meloni, il cui partito domina la coalizione vincente in Italia, non dovrebbe cambiare posizione sull'Ucraina, sperano i suoi partner.

Diplomazia

Meloni è interessata a mantenere buoni rapporti con Bruxelles e a non entrare in conflitto frontale".