Il deputato italo-argentino
Eugenio Sangregorio è stato accusato di abuso sessuale nei confronti di una sua
impiegata. La stampa argentina ha diffuso la notizia in questi giorni nel bel
mezzo dello svolgimento delle elezioni nelle quali Sangregorio si ripresenta
alla Camera. La particolarità di questo sta nell’età del fondatore dell’U.S.E.I.
(Unione Sudamericana Emigrati Italiani), 83 anni, il che rende l’ipotesi di
abuso o violenza sessuale poco credibile. All’estero, comunque, le calunnie tra
i candidati sono all’ordine del giorno. La rinuncia di Ricardo Merlo a
ricandidarsi ha relegato, infatti, il MAIE in secondo piano e, quindi, elevato
le probabilità dei competitori, soprattutto dell’USEI che ha un’ampia base di
elettori.
Il ricorso alla
calunnia è efficace, gratuito e sempre a portata di mano anche nella nostra ripartizione
e ne riparleremo.
Nel caso di Sangregorio,
non si capisce l’effetto che questa assurda accusa avrà sugli elettori. Non è detto
che non gli procuri, contrariamente a quello cui i suoi eventuali detrattori mirano,
una valanga di voti tra chi ritiene inverosimile l’imputazione.
L’anziano 83enne è
tra l’altro un imprenditore agiato e di successo e se alla sua età dovesse
sentire impellenti bisogni di carattere sessuale, saprebbe come soddisfarli,
sostenendo le eventuali necessarie spese.