Il direttore
generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero
degli Esteri, Luigi Maria Vignali, nel corso di una conferenza alla Farnesina
ha reso note i dati statistici e ha fornito delle delucidazioni importanti con
riferimento alle prossime elezioni.
L’esercito degli
italiani all’estero che si recano alle urne è grande quanto il numero di
abitanti della città di Roma, un numero che è raddoppiato nel giro di vent’anni.
Per la precisione, 6,5 milioni di cui 4,8 sono elettori, per far votare i quali
occorre mobilitare 202 sedi consolari. La spesa dell’esercizio del voto
all’estero oscilla tra i 25 e i 30 milioni di euro. Tutte le schede devono
arrivare a Fiumicino con 79 voli commerciali.
Quest’anno la
Farnesina si è focalizzata sulla sicurezza del voto per corrispondenza per tre
episodi in particolari, due in Argentina e uno in Svizzera, per i quali sono
già state inviate denunce alle procure.
Nota di colore:
l’ambasciata italiana a Buenos Aires ha scelto di affidarsi alla moglie di
Maradona, Claudia Villafane, per spiegare come si vota.
Il direttore
Vignale sostiene anche di aver lavorato sulla certezza del corpo elettorale con
un’attività capillare che va avanti da tempo ed è continua, con l’aggiornamento
dell’anagrafe consolare e degli indirizzi.
Le schede dovranno
arrivare entro e non oltre le ore 16:00 locali di giovedì 22 settembre e
saranno scrutinate in cinque corti d’appello.
Ambasciate e
consolati resteranno aperti nel fine settimana.
Verranno eletti
complessivamente otto deputati e quattro senatori.