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mercoledì 14 settembre 2022

Voto all’estero, Farnesina al lavoro

 



Il direttore generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Esteri, Luigi Maria Vignali, nel corso di una conferenza alla Farnesina ha reso note i dati statistici e ha fornito delle delucidazioni importanti con riferimento alle prossime elezioni.

L’esercito degli italiani all’estero che si recano alle urne è grande quanto il numero di abitanti della città di Roma, un numero che è raddoppiato nel giro di vent’anni. Per la precisione, 6,5 milioni di cui 4,8 sono elettori, per far votare i quali occorre mobilitare 202 sedi consolari. La spesa dell’esercizio del voto all’estero oscilla tra i 25 e i 30 milioni di euro. Tutte le schede devono arrivare a Fiumicino con 79 voli commerciali.

Quest’anno la Farnesina si è focalizzata sulla sicurezza del voto per corrispondenza per tre episodi in particolari, due in Argentina e uno in Svizzera, per i quali sono già state inviate denunce alle procure.

Nota di colore: l’ambasciata italiana a Buenos Aires ha scelto di affidarsi alla moglie di Maradona, Claudia Villafane, per spiegare come si vota.

Il direttore Vignale sostiene anche di aver lavorato sulla certezza del corpo elettorale con un’attività capillare che va avanti da tempo ed è continua, con l’aggiornamento dell’anagrafe consolare e degli indirizzi.

Le schede dovranno arrivare entro e non oltre le ore 16:00 locali di giovedì 22 settembre e saranno scrutinate in cinque corti d’appello.  

Ambasciate e consolati resteranno aperti nel fine settimana.

Verranno eletti complessivamente otto deputati e quattro senatori.