"Rimuovendo cespugli e detriti, operando, fornendo
servizi", definisce così la realtà vissuta dagli albergatori della regione
orientale dopo che l'uragano Fiona ha attraversato il Paese, il vicepresidente
esecutivo dell'Associazione Nazionale Alberghi e Turismo della Repubblica
Dominicana (Asonahores) l’italo-dominicano
Andrés Marranzini.
Il rappresentante degli albergatori ha indicato che
solo tre hotel non sono ancora operativi e ha sottolineato che prima che l'uragano
si avvicinasse alla costa erano già state adottate le misure preventive
previste dal protocollo.
Ha rilevato che solo 500 delle 45.000 camere
d'albergo a rischio allagamento e quelle affacciate sul mare che avrebbero potuto presentare situazioni pericolose sono
state spostate.
“Sono stati trasferiti in altri hotel (ospiti) fino
al volo di partenza, previsto per una parte oggi (ieri) e per un'altra domani
(oggi). Qui non si improvvisava niente”, ha spiegato Marranzini, l’oriundo
avellinese.
Ha sottolineato che entro la prossima settimana ci
sarà maggiore chiarezza sui danni complessivi causati dal fenomeno atmosferico
che ha colpito il Paese nelle prime ore di lunedì scorso, dopo aver causato
danni alla vicina isola di Porto Rico.