Aeroporto
internazionale di Punta Cana.
Julia Benoit, una
signora sessantacinquenne, era in partenza per Bruxelles dove intendeva
sottoporsi a una cura contro il cancro.
Prima dell’imbarco
dei bagagli lasciati al Check/in, la Direzione Nazionale Antidroga attraverso
l’unità canina ha scoperto che due valigie che risultavano a nome della signora
contenevano 50 pacchetti di cocaina con un peso totale di 53 kg. Casualmente in
una videocamera dell’aeroporto si vede chiaramente che l’impiegato del Ceck-in
ha stampato le etichette che dopo sono state attaccate alle valigie che
contenevano la droga.
La signora Benoit è
rimasta 10 giorni sotto arresto in un carcere di Higuey e successivamente un
tribunale le ha imposto l’obbligo di presentazione periodica come misura
coercitiva.
Questa volta
l’inghippo è stato scoperto qui nella Repubblica Dominicana e la signora in
questione sicuramente se la caverà.
Al riguardo è
lecito farsi alcune domande:
Cosa sarebbe
successo se il tutto non fosse stato documentato da una videocamera?
Cosa sarebbe
successo se la droga fosse stata scoperta nell’aeroporto di destinazione?
Quanta gente sta
scontando anni di galera nella Repubblica Dominicana o in altri paesi ai quali
intendevano recarsi con l’imputazione di traffico di droga, essendo invece
vittime di situazioni come quella capitata a Julia Benoit?