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venerdì 11 maggio 2018

Attenti alle “patanas” gli autoarticolati che seminano il panico sulle strade dominicane




Questi giganteschi autoarticolati sfrecciano per le strade e autostrade di giorno e di notte.
In barba al nuovo codice stradale che a distanza di un anno non è ancora entrato in vigore pienamente, non esistono per la guida spericolata delle “patanas” controlli sulla strada da parte della polizia.
E nemmeno sull’idoneità alla circolazione stradale dei veicoli vengono eseguiti dei seri accertamenti. Le gomme lisce, i freni non in ottime condizioni, poche luci funzionanti, talché di notte possono essere scambiati per ciclomotori. I conducenti sono giovani che spesso con le loro manovre azzardate quando va bene e senza provocare morti e feriti finiscono per ribaltare il loro autoarticolato, bloccando per ore il traffico stradale.
La legge non fissa orari massimi di guida o l’assistenza di un conducente di riserva. I colpi di sonno sono quindi sempre in agguato e chissà magari anche la guida in stato di ebbrezza non dovrebbe essere tanto infrequente.
Le statistiche degli incidenti provocati dalle patanas sono sempre approssimative. Eventuali pedoni o motoristi investiti nelle ore notturne vengono abbandonati sul posto. L’autoarticolato non si ferma. Ci mancherebbe, non per niente sono considerati gli assassini della strada.
Per questo motivo penso che intraprendere un viaggio notturno sia poco raccomandabile. La notte da queste parti non è il momento migliore per transitare sulle autostrade.
Solo in Andrés di Boca Chica nell’autostrada Las Americas in un anno sono morte 29 persone in incidenti con autoarticolati.
I conducenti guidano a tutto gas senza che nessuna autorità di controllo adotti delle misure. Gli Amet preferiscono fermare i ciclomotoristi.
Niente di meglio allora che stare alla larga dalle patanas sulle strade e autostrade.