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domenica 13 maggio 2018

I 10 USD della carta turistica vengono ora pagati da tutti indistintamente insieme al biglietto aereo. Chi ne è esonerato può chiedere il rimborso… Dove e come e soprattutto… ne vale la pena?





Tante misure che vengono adottate sul settore turistico nella Repubblica Dominicana non trovano una spiegazione immediata per più che ci si pensi su. A volte non si capisce a chi queste convengano perché è evidente che lo Stato non ne viene favorito.
Succede che spesso a legiferare praticamente siano le lobby e in particolare la potente lobby dell’industria turistica.
Di fatto a vedere le cose dal suo punto di vista, il pagamento dei 10 USD della tassa turistica degli stranieri al loro ingresso nell’aeroporto crea delle file che ritardano il disbrigo delle pratiche e l’arrivo dei turisti alle loro destinazioni di soggiorno.  E quindi ecco la trovata ingegnosa di integrare il costo della carta turistica in tutti i biglietti aerei con destinazione Repubblica Dominicana. 
Anche qui c’è però un distinguo che lascia un pochino perplessi: non rientrano in questa regola generale i biglietti acquistati nella Repubblica Dominicana o attraverso internet in posti di vendita della Repubblica Dominicana. A parità di prezzo del volo si favoriscono le agenzie con sede nella Repubblica Dominicana.
La lobby turistico alberghiera non gradisce quindi che si formino file per il pagamento della carta turistica. Queste rallentano il flusso dei turisti attraverso le installazioni dell’aeroporto. E allora si taglia la testa al toro e si costringe tutti al pagamento dei 10 USD al momento dell’acquisto del biglietto aereo. Si aumentano così comunque gli introiti dello stato…
Al riguardo si argomenta che è possibile richiedere il rimborso e che questo lo si può avere con facilità anche online.  Forse sarà anche così, ma non sappiamo ancora quale sia la percentuale di coloro che non ci provano nemmeno ad avere il rimborso.
Si supponga che questi rappresentino la stragrande maggioranza. Se 500.000 passeggeri con diritto al rimborso dei 10 USD vi rinunciano, affluiscono alle casse dello stato 5.000.000 di USD. Non male, e per di più si accelera l’ingresso dei turisti nel territorio dello stato: meno ressa nella fase di controllo documenti e accoglienza. Tutto fila liscio come l’olio e aumentano anche gli introiti fiscali.
E l’immagine dello Stato? Beh a questa ci pensa di solito lo Stato, non l’imprenditore perché all’imprenditore turistico-alberghiero dell’immagine dello Stato nei confronti dei cittadini dominicani e stranieri residenti non gliene importa più di tanto.
I primi commenti sulla facilità di cui si parla per ottenere i rimborsi sono che “vale mas la sal que el chivo” il che significa che non conviene proprio. D’altro canto le autorità per salvare la faccia non potevano fare altro che sostenere la semplicità della procedura di rimborso.
Le richieste di rimborso possono essere inoltrate:
online attraverso l’apposito portale della Direccion General de Impuestos Internos;
personalmente presentandosi a qualunque ufficio (amministrazioni locali) della Direccion General de Impuestos Internos.
Come si fa il rimborso?
Una volta compilata la richiesta alla DGII questa avrà a disposizione un termine massimo di 5 giorni per l’esecuzione del rimborso secondo le seguenti opzioni:
a) rimborso sulla carta di credito indicata dal richiedente;
b)rimborso mediante assegno;
c) rimborso mediante accreditamento sul conto in una banca locale.
Dovrà essere allegata copia del passaporto e la dimostrazione di aver eseguito il pagamento.
Finora soltanto il 6% delle richieste è stato presentato direttamente presso gli uffici della DGII. Il resto è stato elaborato attraverso la sezione del sito Web della pagina della DGII.
Per fare la richiesta bisogna accedere al sito internet: https://www.dgii.gov.do/TturistaWeb/Reembolso TT e compilare i relativi campi.
Si susseguono 4 schede: la prima con i dati del passeggero richiedente, la seconda con i dati del viaggio e del biglietto aereo, la terza con i dati del pagamento e la quarta per l’invio degli allegati e cioè della copia del passaporto (pagina dei dati personali) e della copia del biglietto aereo con incluso il dettaglio delle tariffe, delle tasse e delle imposte.
Tutto sommato sulla carta  a parte l’evidente abuso di potere, non sembra tanto difficile ottenere questo rimborso. Vale la pena quindi di fare la prova.