Cerca nel blog

sabato 12 maggio 2018

Il TSA ha rigettato la richiesta di sospensione della costruzione del Le Park Beach Front di Juan Dolio presentata dal nostro connazionale Angelo Viro




Si tratta di un edificio a torre a 32 metri dal litorale marittimo nel municipio di Guayacanes presso Juan Dolio. Un progetto con un investimento di 12 milioni di USD.
Il 28 settembre del 2016 ha inaugurato la costruzione pala in mano lo stesso presidente della Repubblica Danilo Medina.
121 appartamenti dal disegno lussuoso, con terrazza, 10 aree sociali e di divertimento. Tra queste, una piscina per adulti e per bambini, area BBQ, palestra, sala feste, spa e club di spiaggia. Inoltre un minimarket, un ristorante, area giochi per bambini, servizio di sicurezza le 24 ore del giorno con la creazione di oltre 100 posti di lavoro. La conclusione dei lavori è prevista per il secondo semestre del 2019.
Il progetto è dell’RI Group di Panama noto per i suoi edifici a torre costruiti a pochi passi dal mare. Gli appartamenti vengono venduti a privati o imprese. Non si tratta di una catena alberghiera. C’è chi compra l’appartamento per uso personale, c’è invece chi lo cede in locazione.
L’RI Group nasce in Spagna nel 1973 e trasferisce la sua sede principale a Panama nel 2007. Si tratta di un’azienda specializzata nel disegno, gestione, amministrazione e costruzione di edifici, centri commerciali, uffici e abitazioni. Vanta quindi un’esperienza di oltre 40 anni.
Il progetto violerebbe anche secondo il Ministero del Turismo (Mitur) e il Ministero de Medio Ambiente le norme stabilite per la zona turistica di Juan Dolio.
Ci sarebbero inoltre violazioni contro le regolamentazioni sull’uso dello spazio pubblico nelle spiagge e sulla costruzione di edifici.
Per quel che riguarda l’edificio a torre Le Parc Beach Front Juan Dolio deve essere citata anche la mancata osservanza della densità edificabile consentita, dei limiti dell’area su cui non si deve costruire, delle norme sui confini dei fondi e sull’uso dello spazio pubblico in riva al mare.
Inoltre le coordinate dei fondi per i quali è stata concessa l’autorizzazione non corrispondono a quelle delle parcelle catastali dove l’edificio a torre viene effettivamente costruito nel municipio di Guayacanes.
Secondo le regolamentazioni di Mitur è consentita la costruzione di 400 appartamenti per ettaro. Invece i due terreni oggetto della costruzione hanno un’estensione di 2.344 metri quadri per cui i 121 appartamenti eccedono del 29% il limite previsto.
L’autorizzazione iniziale all’RI group era stata concessa nel febbraio del 2016 per 94 appartamenti. A maggio del 2016 invece sono stati aggiunti altri 21 ed è stata ottenuta anche per questi la relativa autorizzazione.
La distanza dal mare che è di 32 m non dovrebbe superare i 60 m. Qui però è intervenuto il presidente Danilo Medina con un suo decreto che autorizza l’utilizzo dello spazio comune. Da parte del ministero “de Medio Ambiente” era stato imposto l’impiego di materiali leggeri, invece le colonne per l’edificio a torre sono di cemento armato.
Il TSA ha dichiarato inammissibile la richiesta di sospensione della costruzione in quanto tra l’altro la certificazione di utilizzo del suolo impugnata non sarebbe passibile di sospensione poiché inesistente a seguito della sua sostituzione con un’altra  concessa dallo stesso ministero. Una motivazione che crea delle perplessità…
Il connazionale ha dichiarato inoltre che è proprietario in comunione con la moglie di un fondo contiguo e che presso il ministero del turismo e la presidenza della repubblica sono state promosse iniziative a suo nome.
Niente da fare per il momento. Contro la forza ragion non vale?
Il nostro connazionale Angelo Viro non è la prima volta che affronta situazioni tipo Davide contro Golia.
Ricordiamo che nel 2015 ha presentato insieme al presidente della Casa de Italia Renzo Serravalle il ricorso al TAR contro la chiusura dell’ambasciata italiana di Santo Domingo.