Si tratta di un edificio a torre a 32 metri dal
litorale marittimo nel municipio di Guayacanes presso Juan Dolio. Un progetto
con un investimento di 12 milioni di USD.
Il 28 settembre del 2016 ha inaugurato la
costruzione pala in mano lo stesso presidente della Repubblica Danilo Medina.
121 appartamenti dal disegno lussuoso, con terrazza, 10 aree sociali e di divertimento.
Tra queste, una piscina per adulti e per bambini, area BBQ, palestra, sala
feste, spa e club di spiaggia. Inoltre un minimarket, un ristorante, area
giochi per bambini, servizio di sicurezza le 24 ore del giorno con la creazione
di oltre 100 posti di lavoro. La conclusione dei lavori è prevista per il secondo semestre del 2019.
Il progetto è dell’RI Group di Panama noto per i
suoi edifici a torre costruiti a pochi passi dal mare. Gli appartamenti vengono
venduti a privati o imprese. Non si tratta di una catena alberghiera. C’è chi
compra l’appartamento per uso personale, c’è invece chi lo cede in locazione.
L’RI Group nasce in Spagna nel 1973 e trasferisce la
sua sede principale a Panama nel 2007. Si tratta di un’azienda specializzata
nel disegno, gestione, amministrazione e costruzione di edifici, centri
commerciali, uffici e abitazioni. Vanta quindi un’esperienza di oltre 40 anni.
Il progetto violerebbe anche secondo il Ministero
del Turismo (Mitur) e il Ministero de Medio Ambiente le norme stabilite per la
zona turistica di Juan Dolio.
Ci sarebbero inoltre violazioni contro le
regolamentazioni sull’uso dello spazio pubblico nelle spiagge e sulla
costruzione di edifici.
Per quel che riguarda l’edificio a torre Le Parc
Beach Front Juan Dolio deve essere citata anche la mancata osservanza della
densità edificabile consentita, dei limiti dell’area su cui non si deve costruire,
delle norme sui confini dei fondi e sull’uso dello spazio pubblico in riva al
mare.
Inoltre le coordinate dei fondi per i quali è stata
concessa l’autorizzazione non corrispondono a quelle delle parcelle catastali
dove l’edificio a torre viene effettivamente costruito nel municipio di
Guayacanes.
Secondo le regolamentazioni di Mitur è consentita la
costruzione di 400 appartamenti per ettaro. Invece i due terreni oggetto della
costruzione hanno un’estensione di 2.344 metri quadri per cui i 121 appartamenti
eccedono del 29% il limite previsto.
L’autorizzazione iniziale all’RI group era stata
concessa nel febbraio del 2016 per 94 appartamenti. A maggio del 2016 invece
sono stati aggiunti altri 21 ed è stata ottenuta anche per questi la relativa autorizzazione.
La distanza dal mare che è di 32 m non dovrebbe
superare i 60 m. Qui però è intervenuto il presidente Danilo Medina con un suo
decreto che autorizza l’utilizzo dello spazio comune. Da parte del ministero “de
Medio Ambiente” era stato imposto l’impiego di materiali leggeri, invece le
colonne per l’edificio a torre sono di cemento armato.
Il TSA ha dichiarato inammissibile la richiesta di
sospensione della costruzione in quanto tra l’altro la certificazione di
utilizzo del suolo impugnata non sarebbe passibile di sospensione poiché
inesistente a seguito della sua sostituzione con un’altra concessa dallo stesso ministero. Una
motivazione che crea delle perplessità…
Il connazionale ha dichiarato inoltre che è proprietario
in comunione con la moglie di un fondo contiguo e che presso il ministero del
turismo e la presidenza della repubblica sono state promosse iniziative a suo
nome.
Niente da fare per il momento. Contro la forza
ragion non vale?
Il nostro connazionale Angelo Viro non è la prima
volta che affronta situazioni tipo Davide contro Golia.
Ricordiamo che nel 2015 ha presentato insieme al
presidente della Casa de Italia Renzo Serravalle il ricorso al TAR contro la
chiusura dell’ambasciata italiana di Santo Domingo.