Il servizio Prenota online dovrebbe consentire al
personale delle ambasciate, il più delle volte ridotto all’osso, di
organizzarsi al meglio per far fronte alle richieste di servizi consolari da
parte degli utenti.
Le lamentele contro il servizio Prenota online sono
all’ordine del giorno a livello globale.
Alla base di tutto c’è la scelta della Farnesina di
far diventare la rete diplomatica il fanalino di coda dei paesi più
industrializzati, mantenendo nel contempo la nostra partecipazione alla
cooperazione internazionale ai primissimi posti in competizione con gli altri paesi
europei. Togliere alla prima per dare alla seconda.
Da una parte facciamo una magra figura, come quando
il nostro attuale (ancora!) vice-ministro agli Esteri Mario Giro dichiarava ai
quattro venti che l’ambasciata di Santo Domingo veniva chiusa per motivi di
risparmio e al contempo con malcelato orgoglio rivelava alla stampa il ruolo di
leader del nostro paese nelle erogazioni a favore dei paesi del terzo mondo per
la cooperazione internazionale. Paesi spesso tra i più corrotti del mondo.
Con il servizio Prenota online abbiamo fatto passi
da giganti da quando la nostra ambasciata è stata aperta un anno fa. Ad esempio
ora per quasi tutti i servizi i tempi di attesa massimi sono di circa tre mesi.
Una situazione sensibilmente migliorata e in via di ulteriore miglioramento.
Ora però viene fatta una correzione alla procedura
della prenotazione. Dieci giorni prima dell’appuntamento fissato, l’utente
riceverà un’e-mail, invitandolo a confermare la sua presenza alla data prevista.
La risposta di conferma all’e-mail da parte del richiedente il servizio dovrà pervenire
in ambasciata tre giorni prima della scadenza altrimenti l’appuntamento verrà
automaticamente cancellato.
Nel comunicato dell’ambasciata si giustifica la
misura in quanto si vuole limitare o cancellare definitivamente il fenomeno del
“no show”, vale a dire la mancata presentazione dell’utente in ambasciata all’appuntamento
previsto. Una situazione questa che era già stata avvertita in quanto all’appello che si suole
fare all’ingresso dell’ambasciata tanti nominativi non rispondevano e il salone
con i suoi 30 posti a sedere circa appariva sempre semivuoto.
Ora questo succederà di meno. Si renderanno
disponibili dei posti e si sfrutterà meglio la capacità di servizio della
cancelleria consolare.
Ci si chiede in che modo in tre giorni si assegneranno i posti resisi vacanti:
Con una riapertura di date nel Prenota online?
Con un invito a presentarsi rivolto a persone con prenotazioni
successive?
Con l’accettazione di utenti in attesa all’ingresso
dell’ambasciata?
In quest’ultima ipotesi sarà possibile recarsi in ambasciata
e mettersi in lista d’attesa oppure verrà data la precedenza agli over 65?