Nei poli turistici della Repubblica Dominicana sarà
obbligatoria per i dipendenti la vaccinazione al fine di evitare la diffusione
su tutto il territorio nazionale di malattie contagiose.
Per il momento si parla di morbillo e rosolia.
Soltanto due anni fa si era dichiarata l’eradicazione di queste due malattie. Evidentemente non si può cantare vittoria
soprattutto quando arriva tanta gente dall’estero e basterebbe e avanzerebbe
quella che arriva dalla vicina Haiti.
Il dott. Zacarias Garib, direttore del Programma
allargato sull'immunizzazione (PAI), ha affermato che i flussi migratori a
livello epidemiologico sono una minaccia permanente che non può essere evitata.
Almeno undici paesi latinoamericani, tra cui il
Venezuela e la Colombia, hanno focolai attivi di morbillo e rosolia.
La vaccinazione obbligatoria riguarda tutto il
personale alberghiero dei poli turistici e i dipendenti dei porti e degli aeroporti,
che sono le aree di accesso dei turisti provenienti da tutto il mondo.
Non si può evitare che un turista arrivi nel paese
colpito dalla rosolia o dal morbillo, sostengono ancora le autorità, ma non si
può permettere che una malattia si diffonda in tutto il paese. Questa è l’idea
che sta alla base della misura.
Lavorare nelle zone turistiche e nei porti e
aeroporti comporta quindi un rischio di contagio di malattie.
Vengono quindi presi di mira il morbillo e la
rosolia, ma si può pensare anche ad altre malattie contagiose, magari del tutto
nuove, che da un momento all’altro potrebbero scoppiare e diffondersi.
Le chiamano pandemie vale a dire “epidemie con
tendenza a diffondersi rapidamente attraverso vastissimi territori o
continenti.”
Non penso che sia il caso di preoccuparsi più di
tanto. Prendiamo atto comunque che le autorità dominicane sono preoccupate.
La cifra di 10 milioni di turisti all inclusive che
si vuole raggiungere ha quindi degli aspetti negativi e si sta già correndo ai
ripari. Buono a sapersi!