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lunedì 12 settembre 2022

Nella Repubblica Dominicana si attiva la "corsa all'oro".

 



L'esplorazione di minerali metallici suscita interesse da parte di aziende e privati ​​nei comuni di tutte le regioni, ma deve far fronte alla burocrazia e ai difensori dell'ambiente

Nel comune di Restauración, nella provincia di confine di Dajabón, sulla terra rossastra si trovano alcuni quadrati di cemento, con un profondo foro al centro, sparsi per terra e contrassegnati da codici di riferimento che sono scritti dai dipendenti di Unigold, una compagnia mineraria.

Da quasi 20 anni l'azienda canadese esplora quest'area alla ricerca di minerali metallici. Il processo è avanzato e nel febbraio 2022, Unigold ha presentato alla Direzione generale delle miniere la richiesta di iniziare a estrarre l'oro nascosto in un deposito minerario chiamato Los Candelones, dove stima che ci siano circa 2,25 milioni di once d'oro, che possono essere estratte in un ciclo di circa 25 anni.

Se su una mappa della Repubblica Dominicana si colorano i comuni dove si ritiene che esistano minerali metallici estraibili come l'oro, i colori partono da est, a Higüey, e avanzano verso El Seibo, Hato Mayor, Monte Plata... per concentrarsi maggiormente nel centro del paese, diviso poi verso il profondo sud e la Línea Noroeste, e fermarsi al confine con Haiti.

Oltre a Unigold, anche l’azienda canadese GoldQuest, dal 2015, chiede il permesso di sfruttare oro e rame nella provincia di San Juan. Entrambe le società sono nelle fasi più avanzate per ottenere nuove concessioni per lo sfruttamento dei metalli nel Paese, all'interno di un'industria mineraria con un investimento diretto estero accumulato di 4.300,2 milioni di dollari tra il 2010-2021, che ha contribuito anche per l'1,8% al Prodotto Interno Lordo (PIL) l'anno scorso e il 2% nel precedente.

Sono 26 i permessi per effettuare esplorazioni che confermino o meno l'esistenza di metalli con potenziale di sfruttamento, concessi tra il 2017 e il 2022. Inoltre, la Direzione Generale delle Miniere, al 31 agosto, aveva allo studio più di 110 domande presentate dal 2012 per iniziare ad esplorare.

Dietro questo interesse c'è una spinta data dal prezzo dell'oro sul mercato internazionale, che lo scorso marzo era quotato a 2.050 dollari l'oncia, sebbene il suo prezzo fosse in calo e il 9 settembre fosse quotato a 1.716,39 dollari.