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giovedì 15 dicembre 2022

I malati di mente e l'ospedale psichiatrico “Veintiocho”

 



Sotto il ponte pedonale dell'incrocio tra il viale Máximo Gómez e il viale 27 de Febrero, ci siamo passati tutti con le nostre autovetture. L'altro giorno un giovane automobilista è deceduto dopo essere stato colpito da un macigno lanciatogli dal ponte in questione: una roccia che non poteva pesare a occhio e  croce meno di 20 kg.

L'autore del lancio è stato identificato attraverso le videocamere di sorveglianza ed è stato arrestato. La polizia sostiene che si tratta di un clochard squilibrato ed ha escluso a priori l'ipotesi di un tentativo di rapina. Sta di fatto che l’omicida dopo aver commesso il fatto è sceso dal ponte e si è avviato a piedi lungo lo stesso marciapiede al quale il veicolo si era accostato per fermarsi.

Non ci sono complici, l'uomo è un malato di  mente e la storia finisce lì. Dov'è stato trovato il macigno? Chi l'ha portato sul ponte? Sono domande che è lecito farsi e la gente se le fa. Ecco allora che all'insicurezza stradale che regna sovrana sulle strade a causa delle costanti rapine si aggiunge anche quella dei lanci di pietre o macigni dai ponti pedonali e non solo.

Il problema è arrivato al congresso e attualmente è oggetto di accesi dibattiti. Si parla della riapertura del manicomio del km 28 dell'autostrada Duarte che si chiamava Padre Bellini e che era noto come “Ventiocho”. Qualcosa si dovrà pur fare perché così come stanno le cose circolare di notte per le strade con il proprio veicolo diventa una roulette russa.