La Polizia Nazionale
ha riferito che nell'ambito del suo "processo di trasformazione e
ammodernamento" ha iniziato a implementare un "Sistema di controllo
dei cittadini e identificazione biometrica" che, in soli quattro mesi,
ha consentito di effettuare 1.165.195 controlli e ha portato all'arresto di 843
latitanti.
Grazie a questa applicazione,
solo nel mese di novembre sono stati individuati 116 cittadini sollecitati
dalla giustizia che erano stati avvisati dal Pubblico Ministero e sono stati rinvenuti
2.791 veicoli rubati.
Questo sistema di
controllo, avviato lo scorso giugno, è stato installato in 2.087 telefoni
cellulari utilizzati dagli agenti di polizia. Si prevede che nel primo
trimestre del 2023 sarà operativo su 6.000 dispositivi mobili in tutto il
Paese.
Con l'introduzione
del numero di carta d'identità della persona o la fotografia del suo volto, si
accende una luce rossa che indica che c'è un mandato di arresto per questioni
pendenti con le autorità, e la persona viene trasferita al commissariato più
vicino per essere consegnata al Dipartimento dei latitanti. Nel caso in cui la
luce sia verde, viene escluso ogni interesse nei confronti del cittadino, al
quale viene restituito il documento. Il colore giallo indica che la persona ha
precedenti penali e il colore grigio, che possiede armi da fuoco, quindi si determina
se il permesso è in corso o scaduto.
L'innovativo
database contiene registri facciali di oltre 10 milioni di persone. Per fare
questo, attraverso l'uso di una fotocamera convenzionale del cellulare, viene
catturata una fotografia del volto di un cittadino e viene effettuata una
consultazione. L'applicazione consente interrogazioni automatizzate nel sistema
nazionale di identificazione del riconoscimento facciale, amministrato dalla
Junta Central Electoral.