Una spesa che viene fortemente
raccomandata ai connazionali iscritti all’AIRE che come sappiamo con l’iscrizione
perdono il diritto all’assicurazione sanitaria italiana.
Non tutto, però, è come sembra, in un
paese senza una grande tradizione per quel che riguarda il rispetto degli
impegni contrattuali.
Una spesa sicura a fronte di una
copertura incerta nel senso che l’Ordine dei Medici (CMD) in qualunque momento
esclude le ARS (Amministrazioni Rischio Salute), disconosce le tessere
sanitarie ed esige ai pazienti il pagamento diretto della prestazione medica.
Dal 18 ottobre il CMD ha escluso la
Universal, dal 14 novembre la MAPFRE (ex
PALIC) a livello nazionale, LA MONUMENTAL nella regione nord, la SIMAG nella
regione est e RENACER nella regione sud. A partire dal 1 gennaio prossimo non
verrà riconosciuta nemmeno l’ARS PRIMERA (HUMANO) che ha il numero maggiore di
affiliati.
Oltre al danno (il pagamento del premio),
la beffa (la mancanza di una copertura) e, dulcis in fundo, l’assenza della
tutela dello Stato.