Le emissioni di CO2 che vengono
attribuite alla flatulenza dei bovini sono al centro dell'attenzione di diversi
paesi che puntano alla chiusura delle aziende di allevamento.
Da nessuna parte si parla, però, dei
colpi di artiglieria, dei bombardamenti vari, incendi, esplosioni, missili e droni
kamikaze tra gli altri che sono all'ordine del giorno in Ucraina da 10 mesi. Anzi,
i più severi promotori della lotta al riscaldamento globale sono i maggiori
fornitori di armi, bombe e quant’altro all'Ucraina. Eppure basterebbe mettersi
d'accordo con la Russia, rinunciare alla richiesta di appartenenza alla Nato
dell'Ucraina, un paese che dovrebbe rimanere neutrale, e ormai anche ai
territori annessi alla Russia, popolati da russofoni che sono stati
perseguitati per anni per la loro appartenenza etnica.
No. Niente di tutto questo! Concentriamoci
sulla flatulenza dei bovini e la guerra continui pure, non ci interessa quanto
questa inquini…