I Centri di
Diagnosi e Medicina Avanzata e le Conferenze Mediche e di Telemedicina
(Cedimat) istituiranno un'unità trapianti di organi, che comprenderà, oltre ai
trapianti di rene, già in corso, altri come fegato, pancreas e cornee.
La donazione di
organi da cadavere continua a essere una sfida nel paese per rispondere alla
domanda di trapianti in essere.
Il direttore
esecutivo dell'Assicurazione Sanitaria Nazionale (SeNaSa) ha invitato la
popolazione a dare il proprio sostegno all'Istituto Nazionale per il
Coordinamento dei Trapianti (INCORT) attraverso la donazione di organi, per
aiutare gli altri ad avere una seconda possibilità nella vita.
Infine, il dottor
Santiago Hazim, direttore esecutivo di SeNaSa, ha indicato che la donazione di
organi non ha alcun costo per la famiglia del donatore. “Gli organi o i tessuti
vengono sempre donati gratuitamente, volontariamente e altruisticamente. La
solidarietà e la coscienza sociale devono sempre prevalere. I familiari di un
donatore di organi o tessuti non dovranno mai far fronte alle spese relative
alla donazione, e se hanno dei dubbi possono chiamare o rivolgersi all'Istituto nazionale
per il coordinamento dei trapianti (INCORT)”.
Tra il 2022 e i
primi cinque mesi del 2023 solo 33 persone hanno ricevuto trapianti grazie alla
donazione di un donatore da cadavere o vivente.
L’aspetto
altruistico della medicina contemporanea riguarda solo i donatori, per il resto
non si guarda in faccia a nessuno. L’aspetto positivo per i chirurghi e le
cliniche è che gli interventi chirurgici sono sempre un successo anche quando
il paziente muore. Indipendentemente dall’esito, l’incasso degli onorari e
delle spese è garantito.