Cerca nel blog

domenica 11 giugno 2023

"Posso far uccidere suo figlio": la minaccia ricevuta da Miriam Germán, procuratore generale della Repubblica

 



Il procuratore generale della Repubblica, Miriam Germán, ha confermato martedì mattina di aver ricevuto un messaggio WhatsApp che minacciava di uccidere suo figlio se "uno dei suoi uomini fosse stato toccato in prigione".

“Qualcuno mi ha inviato un messaggio WhatsApp dicendomi che se toccassero le sue persone, non so chi siano le sue persone recluse in carcere, ci sarebbe stato spargimento di sangue e che non sarebbe stato il mio... Posso far  uccidere suo figlio", ha detto Germán alla stampa.

Il procuratore generale si è astenuto dall'entrare nei dettagli delle recenti intimidazioni che le sono state rivolte, sostenendo che l'indagine deve essere condotta con discrezione.

Ha sottolineato che, nel corso della sua vita, ha avuto momenti difficili che è riuscita ad affrontare senza perdere la dignità e ha ringraziato per il sostegno dimostrato dai diversi settori sociali.

Il magistrato ha offerto queste dichiarazioni davanti ai rappresentanti delle organizzazioni popolari e sociali che si sono recati alla Procura della Repubblica (PGR) per manifestare il proprio sostegno alle minacce di morte che hanno ricevuto da settori legati al narcotraffico e altri settori del potere.

Tali intimidazioni avvengono in un momento in cui il Pubblico Ministero ha scatenato processi che mettono all'angolo importanti figure corrotte legate ai cartelli del narcotraffico, alle strutture di partito, al potere militare e di polizia.