Il 19 gennaio 2021 Claudia Lepore 57enne di
Carpi è stata uccisa a Verón, comune di Verón Punta Cana, e il cadavere è stato
introdotto nel frigorifero di casa sua.
L'omicida, il 46enne Antonio Lantigua, è
stato condannato in questi giorni a 30 anni di reclusione. Ha strangolato la
vittima e si è appropriato di denaro e altri oggetti suoi che ha venduto subito
dopo (vedi https://comitaliasantodomingo.blogspot.com/2022/02/claudia-lepore-uccisa-e-messa-in-frigo.html).
Una volta individuato e tratto in
arresto, l'omicida ha coinvolto come mandanti altri due connazionali: la modenese
Ilaria Benati ex amica ed ex socia della vittima e l'operatore immobiliare di
Pistoia Jacopo Capassi. Il coinvolgimento di terzi che non c’entrano niente è
abituale da queste parti e dimostrare che quanto sostiene un imputato è falso
può costare molto in termini di spese legali e di tempi di reclusione in un
carcere del terzo mondo. Queste cose
succedono spesso e per i pubblici ministeri il caso diventa più
interessante quando vengono implicati degli stranieri.
Erano state le dichiarazioni della compagna del Lantigua a fare finire in cella i menzionati connazionali (vedi https://comitaliasantodomingo.blogspot.com/2022/02/implicazione-della-connazionale-ilaria.html).
Il tribunale ha scagionato Ilaria. Benati e Jacopo Capassi dopo sette udienze e un anno trascorso in carcere.
I legali italiani della parte civile non
sono pienamente soddisfatti del rilascio dei menzionati connazionali implicati.
Si lamentano comunque dei facili e costanti rinvii delle udienze e della superficialità
dei magistrati inquirenti nella raccolta delle prove e sostengono infine:
"Rimane ancora da chiarire che fine
hanno fatto il testamento di Claudia Lepore e buona parte dei suoi averi. Anche
in questi casi, seguire il denaro è sempre una pista molto consigliata, come
sosteneva Giovanni Falcone. Attendiamo pazienti le motivazioni, poi, insieme
alla famiglia, decideremo il da farsi”.