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domenica 25 giugno 2023

Le trappole legali perfette della Repubblica Dominicana

 



Ieri ha sostenuto il presidente Luis Abinader in uno dei suoi incontri di fine settimana che vale la pena investire nella Repubblica Dominicana. Sicuramente avrà anche i suoi motivi per essere convinto di questo, comunque, i casi di stranieri che hanno perso quanto investito a causa di trappole legali nelle quali sono incappati non si contano. Basti pensare all’imprenditore italo-canadese Carbone che introdusse nel Paese oltre 100 milioni di dollari, li perse tutti e finì in galera dove trascorse diversi anni. Vedi: https://comitaliasantodomingo.blogspot.com/search?q=carbone

Queste trappole sono fatte di combriccole o mafie come le chiamano qui  di avvocati, magistrati inquirenti e giudicanti e forze dell’ordine. Non sono gli imprenditori o chi acquista immobili e terreni può finire in queste trappole ma anche artisti di fama mondiale.

È successo a Ricardo Arjona, il cantante guatemalteco. Nel 2018, l'uomo d'affari dominicano Saymon Díaz ha annunciato di aver citato in giudizio il cantautore guatemalteco Ricardo Arjona per essersi rifiutato di offrire un concerto nel paese, nonostante avesse ricevuto parte del denaro concordato.

Díaz, che ha organizzato gli ultimi due concerti di Arjona nella Repubblica Dominicana, accusa l'interprete di "El Taxista" di inadempimento contrattuale e abuso di fiducia e chiede il risarcimento dei danni causati.

Il 10 febbraio 2018, Saymon Díaz, pochi minuti dopo la fine di un concerto di Arjona nello stadio Quisqueya, è entrato con più di 15 persone armate e ha sequestrato più di 35.000 chili dell'attrezzatura del cantante.

Arjona ha negato le accuse e nel 2019 ha sostenuto che, nonostante da quasi due anni avesse vinto tutte le cause legali relative alla violazione del contratto di cui Díaz lo accusava, il governo non ha fatto nulla per restituire l'attrezzatura sequestrata..

Non si sa come è andato a finire il caso, ma la verità è che Arjona non è mai più tornato a Santo Domingo.