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domenica 25 giugno 2023

Il colpo di stato di Prigozhin ha avuto vita effimera

 



La Nato e i resti dell’Ucraina potevano sperare in una vittoria contro la Federazione russa nella guerra in atto solo a seguito di una destituzione di Putin e di un sollevamento popolare dei cittadini russi. Una cosa ritenuta non impossibile perché si era già verificata nel 2014 nella rivolta di piazza
Maiden che provocò la destituzione dell’allora presidente ucraino filorusso Viktor Janukovitch: un golpe orchestrato dall’Occidente.

La marcia su Mosca dei 25.000 mercenari della Wagner capeggiati da Yefgeny Prigozhin doveva essere la scintilla per innescare una grande rivolta. Invece, la popolazione e anche gli oligarchi hanno sostenuto Putin serrando le fila attorno a lui e il bluff non ha sortito l’effetto desiderato.

L’ex-galeotto, ha trascorso 9 anni in carcere ritenuto colpevole di frode, furto di immobili e rapina, .ex cuoco e titolare di una catena di ristoranti, ex amico di Putin, Yefgeny Prigozhin, ha attraversato il Rubicone come Giulio Cesare oltre 2000 anni fa, pensando di essere diventato tanto popolare da poter destituire il presidente della Federazione Russa e prendere il suo posto.

Niente da fare, però. Comunque non verrà processato per alto tradimento. Se ne andrà in esilio in Bielorussia e si godrà il suo ingente patrimonio a 63 anni, l’età giusta per il  pensionamento. Ora i mercenari della Wagner torneranno sui posti di combattimento in Ucraina, ma non sarà più come prima…