In Argentina la gente inneggiava ieri, una volta concluso
lo scrutinio dei voti, alla LIBERTÀ, festeggiando l’elezione a presidente della
repubblica dell’ultra liberale Javier Milei.
Un gioco di parole ben riuscito sta alla base della
vittoria elettorale di un conservatore estremo. Libertà è una parola simbolo
con connotazioni sempre positive per le quali ci è stato inculcato che vale la
pena persino di morire.
Nel caso di Javier Milei, la libertà è intesa dal punto
di vista puramente economico, ovvero come libero mercato con un intervento
minimo dello stato. Nel caso dell’Argentina se il neo eletto presidente metterà
in pratica quanto ha dichiarato in campagna si avrà la cessazione dell’istruzione
pubblica, della sanità pubblica, della sovvenzione al trasporto pubblico.
Verranno privatizzati i servizi pubblici e le imprese statali. Addirittura
verrà consentita per legge la vendita dei propri organi.
Ma la libertà alla quale inneggia la gente in Argentina
non è sicuramente questa…