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lunedì 20 novembre 2023

La democrazia e la corruzione

 



Ogni tanto capita che qualche partito politico si imponga alle elezioni, adottando il ricorrente tema politico della lotta alla corruzione. È successo in Italia con il M5S nel 2018. È successo ieri in Argentina con il partito La Libertad Avanza. Anche nella Repubblica Dominicana si è verificato qualcosa di simile nel 2020.

Ed è interessante scoprire che a distanza di 250 anni circa dall’avvento della democrazia si continui a pensare che questa possa esistere senza la corruzione.

Invece, di fatto, la democrazia equivale a un mercato dove fette di potere vengono messe all’asta ogni giorno sotto forma di leggi, affari vari, appalti e incarichi.

Si conoscono anche le tariffe in vigore in questo mercato che si aggirano un po’ dappertutto sul 10%, il che si evince dalle dichiarazioni in tribunale dei vari imputati di casi di corruzione, ad esempio nella Repubblica Dominicana, del caso Odebrecht.

Chi vuole aggiudicarsi un appalto deve presentare un’offerta bassa e deve pagare la tangente ai politici di turno. Questo è dimostrabile? No, ma è arguibile. Alcuni esempi:

cade il ponte Morandi a Genova  provocando la morte di 43 persone;

crolla un muro di contenzione nel viale 27 de Febrero a Santo Domingo, muoiono  9 persone.

Altri esempi?