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sabato 18 novembre 2023

Il doppio voto degli italo-argentini e il MAIE

 



Non ci sono dati pubblici sul numero di argentini con il turno in mano per presentare la documentazione per acquisire la cittadinanza italiana presso un consolato locale. Ed è impossibile sapere quanti siano coloro che tentano di ottenere un turno. Si stima, comunque, che tra i 13 e i 14 milioni di argentini siano in grado di avviare questo processo.

Non a caso il MAIE ci tiene tanto a farsi vedere dagli argentini come un sostenitore dell’attuale legge ius sanguinis senza limite di parentela ascendente e dell’estensione paritaria della stessa a livello materno oltre il 1949.  Ci sono milioni di cittadini argentini che non sono in grado di votare nelle elezioni italiane, ma che lo sono per quelle argentine e che potrebbero seguire i consigli di chi si dà da fare per agevolare il percorso dell’acquisizione della cittadinanza e, quindi, dell’ambito “passaporto rosso”.

Ormai la bivalenza del MAIE è evidente e sempre di più i suoi interessi stanno concentrandosi sulle vicende politiche locali. A dimostrazione di questo si potrebbe citare la non postulazione di Ricardo Merlo alle elezioni italiane del 2022. Più di qualcuno sostiene, infatti, che il presidente del MAIE ha voluto così concentrarsi sulle attuali elezioni argentine che si concluderanno domani.

E su chi Merlo stia favorendo nel ballottaggio di domani ci sono pochi dubbi. L’ex senatore è legato a Maurizio Macri che ha sostenuto nel 2015 quando è diventato presidente. Quest’anno Macri dopo la sconfitta del suo partito si è accordato con Javier Milei. Il MAIE dovrebbe quindi a rigor di logica mantenere l’alleanza con Macri e sostenere Milei, il che appare evidente da qualche affermazione fatta dal senatore Mario Borghese sul suo profilo Facebook.

Milei è un candidato di estrema destra liberale, vale a dire niente spesa pubblica o quasi, poche tasse o quasi, soppressione della scuola pubblica e della sanità pubblica, privatizzazione delle imprese statali, soppressione delle sovvenzioni ai servizi pubblici, autorizzazione di vendita di organi ai poveri per risolvere urgenti necessità economiche ecc.

Milei, inoltre, si dichiara nemico della casta politica che considera in blocco corrotta. Evidentemente ignora, perché gli conviene, che Maurizio Macri fa parte della casta politica, categoria alla quale appartiene del resto anche Ricardo Merlo, che, anzi, si è rivelato abilissimo come politico soprattutto per stare sempre a galla e per cogliere le opportunità che la politica offre dalle Alpi alle Ande e viceversa.