Il problema dei
tempi lunghissimi per ottenere un passaporto non è esclusivo degli italiani
residenti all’estero e quindi dei consolati che devono rilasciarli, ma anche di
coloro che si trovano Italia e di diverse questure.
Come se non
bastassero due anni di stop per la pandemia, le incertezze legate alla guerra
in Ucraina, il caos dei voli estivi e la mazzata del boom dell’inflazione, il turismo
organizzato si trova adesso a combattere anche contro le inaccettabili lentezze
della burocrazia italiana. In tutto il Paese, infatti, vengono segnalati ad
agenzie di viaggi e tour operator tempi lunghi e inefficienze nelle procedure
di rilascio e rinnovo dei passaporti. Questura in tilt a Parma, con i primi
appuntamenti previsti solo a partire da febbraio prossimo. A Ravenna ci sono cittadini
che stanno aspettando da sei mesi. A Grosseto si garantiscono le attività non
prima di metà di dicembre.
In alcuni casi è
un’impresa persino avere un appuntamento.
Sicuramente pesa
una cronica carenza di personale cui si aggiunge un probabile picco dei rinnovi
dopo due anni di forte riduzione
La pubblica amministrazione
italiana dovrebbe trovare soluzioni pronte, come accade in un’impresa privata,
e non far ricadere gli effetti sui cittadini in termini di disservizi e disagi.
Per la richiesta
del rilascio del passaporto bisogna quindi muoversi con largo anticipo sia in
Italia che all’estero.