Sheriff Abdallah è italiano. È nato a El Cairo nel
1958 da madre italiana e padre egiziano. Si è trasferito da piccolo con la
famiglia nel Libano dove ha studiato nelle scuole francesi. Giunse in Haiti
negli anni ’70 con la fidanzata figlia unica di una possidente famiglia
haitiana, proprietaria delle Assicurazioni Leger.
Sheriff Abdallah è dal settembre del 2012 anche
console onorario della Repubblica Italiana a Porto Principe. È stato nominato
dal ministro degli esteri Giuliomaria Terzi di Sant’Agata del governo Monti.
Non è tanto noto al grande pubblico, ma pesa molto
sulla vita quotidiana di un intero popolo. Agisce senza farsi notare. Da solo è
in grado di affondare il paese in una crisi profonda in qualunque momento.
Ecco i quattro pilastri dello strapotere di Abdallah
in Haiti:
Il gas
Attraverso la sua società Novum, azienda di
distribuzione del gas, Sheriff Abdallah è il principale distributore di gas in
Haiti. Fa di questo prodotto la sua arma più temibile. Se ne serve per
ricattare tutti: il governo che resiste ai suoi capricci, gli imprenditori che
consumano molto carburante, ecc. Controlla il mercato e i prezzi.
Il trasporto aereo interno delle autorità
Nove su dieci elicotteri che sorvolano il cielo di
Haiti sono di proprietà di Sheriff Abdallah. È uno dei monopoli più redditizi
del paese. Ogni ora di noleggio di un elicottero costa tra i 1200 e i 1600
dollari americani. E il principale cliente è lo stato haitiano. Quando il Palazzo
Nazionale affitta un elicottero per un giorno, Abdallah deve ricevere 38.400
dollari in anticipo (1600 $ x 24 ore). Lo stato haitiano non ha elicotteri. Il
Presidente della Repubblica e i membri del governo per i loro spostamenti sono
obbligati ad affittarli ad Abdallah.
Assicurazioni
Arrivato nel paese negli anni '70, Sheriff Abdallah si
è rapidamente appropriato dell'azienda delle assicurazioni Leger (ALSA) dei
genitori della moglie Sabrina Leger.
Il controllo dei mercati
Il console onorario italiano di Port au Prince è il
più grande distributore di prodotti ai supermercati. Questi sono tutti riforniti
di prodotti da lui importati, il che gli attribuisce un grande potere. Può controllare
l’offerta facendo aumentare quando vuole i prezzi dei beni di prima necessità
diffondendo il panico tra la gente.
Sheriff Abdallah si aggira con una scorta formata da
quattro uomini armati di fucili di assalto Galil in una macchina sempre
accodata alla sua limousine con targa diplomatica, vista la sua carica di console
onorario italiano. Le sue guardie del corpo ogni tanto armi in mano si occupano
di risolvere i problemi di transito per fare strada al loro capo in occasione di ingorghi impossibili che sono anche molto frequenti.
Di recente c’è stata un’incursione di manifestanti
negli uffici del Consolato Onorario. Il fatto è stato attribuito alla sua
amicizia con il presidente Jovenel Mose al quale ha finanziato la campagna
elettorale con 4 milioni di dollari. Pochi danni e permanenza breve dei
dimostranti all’interno degli uffici consolari. L’italo-egiziano è un uomo
temuto e a ragione…
Questo è il nostro console onorario di Port au
Prince!
Un consolato che contrariamente a ogni logica è
rimasto legato a Panama anche dopo la riapertura della nostra ambasciata.