Vive nella provincia Santo Domingo nel quartiere
Sabana Perdida. È arrivato nella Repubblica Dominicana 28 anni fa. Si chiama
Franco ha 62 anni ed è di Luino in provincia di Varese.
“Vivo a Sabana Perdida. Sono iscritto all’AIRE. Ho
62anni. Di professione sono meccanico, ma per la vista non lo faccio più. Non
riesco a vedere le parti piccole e poi ho anche la pancia. Ogni tanto lavoro da
fattorino. Sto costruendo una moto per lavorare tutti i giorni. Sono partito da
uno chassis vecchio, poi ho comprato tutti i pezzi e alcuni li ho fatti
lavorare da un mio amico tornitore. Sono due anni che lavoro a questo progetto.
Ci ho già speso 37.000 pesos, ma lo faccio anche per passione. “
Residenza nella Repubblica Dominicana
“Sono 28 anni che mi trovo nella Repubblica
Dominicana. Avevo la residenza definitiva e quando hanno spostato Migración,
tutte le residenze vecchie le hanno invalidate. Ho dovuto farla nuova. Scadeva
due giorni dopo che me ne sono andato in Italia nel 2010. Quando sono ritornato
nel 2013 non ero in grado di rinnovarla per mancanza di soldi, dato che mi
volevano far pagare anche i tre anni in Italia. Così mi sono detto che non
avrei rinnovato niente e mi sono messo a fare lavoretti.”
Come vive
“Ora nella miseria sopravvivo, la prendo con
filosofia. Quando ho soldi compro riso pasta sardine tonno e li metto da parte
per quando non trovo niente da fare. Almeno ho scorte per un paio di mesi. Quando
non ne ho, mia figlia mi aiuta. Vivo così allegramente e mi arrangio senza
chiedere niente a nessuno.”
“Ho una casa con il tetto di lamiera e ai 62 anni cerco
di sopravvivere. Ho la fortuna di avere una salute di ferro. A volte mangio
riso bollito e basta, aspettando che venga il momento di guadagnare qualcosa. Mi
sento ricco e non ho niente. Non ho problemi, solo quello di mangiare, ma
essendo grosso mi fa bene per la dieta. Prendo la vita allegramente fino a che
Dio vorrà questa é la mia storiella.”
I tre anni in Italia
“Sono tornato in Italia nel 2010 e ho fatto diversi
lavori, l’ultimo come camionista. Non mi hanno pagato. Sono andato dai sindacati
e mi hanno fatto spendere 70 euro per iscrivermi. Ho parlato del mio caso e mi
hanno risposto che costava di più l’avvocato di quello che avrei dovuto
prendere. Sono andato a finire sotto i ponti e gli assistenti sociali mi hanno
detto che per noi italiani non c’erano aiuti.
Quando é morta la madre
di mia figlia sono impazzito e sono riuscito a racimolare 1500 euro. Ho
pagato 1050 di viaggio e sono tornato con 450 euro e li ho spesi tutti per mia
figlia che aveva 16 anni. Per fortuna ho trovato un lavoretto come autista. “
Cittadinanza della figlia
Ottenere la cittadinanza per sua figlia è il
principale obiettivo che si è posto Franco al suo ritorno nella Repubblica
Dominicana nel 2013. Non figurava come padre nel certificato di nascita. La
madre non aveva mai voluto firmare. Dopo la morte di questa, ha dovuto
procedere attraverso il tribunale e solo per l’esame del DNA ha speso 12.500
pesos. Non li aveva e per procurarseli ha venduto il frigorifero e la
lavatrice. “Nel frattempo avevano chiuso l’ambasciata. Ho mandato le carte
direttamente in Italia. Dopo, ancora altre carte. Adesso sto aspettando l’ultima.
Mia figlia dovrà andare in ambasciata e pagare 300 euro di tassa perché è
maggiorenne. È dal 2013 che sono in ballo, ma ho quasi finito. Mia figlia aveva
al tempo 16 anni, ora ne ha 22, lavora e se ho bisogno mi aiuta. Mia figlia ha
il suo lavoro e la sua vita.
Ritorno in Italia
Quando riuscirà a far avere la documentazione
italiana a sua figlia aspetterà di raggiungere i 67 anni di età e se ne tornerà
in Italia.