È di Varese, vive a Santo Domingo da diversi anni.
La sua professione: il restauro e la conservazione di opere d’arte. È molto
conosciuta nel paese che ci ospita e non solo per la sua preparazione e
capacità, ma anche soprattutto per la sua etica professionale.
È una restauratrice che, al principio, ha
contribuito con la collezione del Museo León Jimenes, ma si occupa anche di
falsificazioni collaborando con la Spagna e il Comando Carabinieri Tutela
Patrimonio Culturale. “Lavoro molto con il patrimonio dominicano, ma ho anche
la fortuna di avere tra i miei clienti vari appassionati di opere antiche.
Quando sono arrivata in questo paese il mondo del restauro era un disastro
mentre adesso i collezionisti si sono finalmente sensibilizzati e, qui, di
collezionisti ce ne sono veramente tanti e a livelli alti”. Scrive e pubblica
quando può delle sue esperienze professionali in Repubblica Dominicana, sempre
con lo scopo di sensibilizzare verso la buona pratica, perché è importante
ricordare che la scuola italiana nell’ambito del restauro è la migliore.
Insegna e prepara opere che vanno in expo all’estero. Una vita poco noiosa. Non
lo è mai quando c’è tanta passione. “Ringrazio molto la Repubblica Dominicana
per avermi dato tutte queste opportunità. In Italia restauravo soltanto,
regalando allo stato il 53% dei miei guadagni.
Simona ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e ha fatto specializzazioni nell’area del restauro. È docente nella facoltà d’arte dell’Università APEC del Distretto Nazionale, presso la quale ha anche conseguito un master.