Esperienza
nell’ambasciata italiana
«Mi sono recato nella nuova sede dell’ambasciata,
avevo prenotato il mio appuntamento. Ho atteso sul marciapiede 30 minuti perché
all’interno degli uffici c’erano più di 10 persone. Quando il numero è
diminuito mi hanno fatto entrare. Ho dovuto lasciare in deposito il mio
cellulare all’ingresso. Questo mi ha recato non poco disagio perché avendo
famiglia avevo bisogno di comunicare ed inoltre avevo dei dati che mi servivano
nel telefono da comunicare allo sportello e quindi dovevo ogni tanto scendere giù
aprire la cassetta di sicurezza prendere il telefonino e comunicare con la mia
famiglia e memorizzare i dati necessari. Vorrei sapere qual é la legge che
impedisce portare il cellulare con sé. Fatemi sapere che legge e, se é un abuso
fatemelo sapere ugualmente!
Riguardo al cellulare ho chiesto informazioni
all’impiegato che era alla porta e che dopo l’attesa sul marciapiede mi é
venuto a prendere, non mi ha citato nessuna legge ma mi ha detto che non
vogliono che sopra si facciano foto o filmati.
Allora gli ho risposto evidentemente avranno paura
di qualcosa.
La sala d’attesa all’interno dell’ambasciata è
disposta in uno stretto corridoio di fronte agli sportelli.
Sono stato dalle 10:30 alle 12:30. Due ore in cui mi
é stato reso complicato comunicare con la mia famiglia (la mia compagna é
incinta) e non conosco quale sia la legge che regola questa cosa. In Repubblica
Dominicana ho appreso che si vive così... sotto abusi quotidiani.. vorrei avere
spiegazioni sul perché devo sopportare abusi anche in territorio italiano,
perché fino a quando non mi dicono secondo quale legge non posso comunicare con
la mia famiglia io questo lo ritengo un abuso.»
Esperienza
nell’ambasciata tedesca e telefonini
«Sono entrato nel consolato tedesco senza prenotazione
né telefonica né tanto meno Online. Dovevo convertire la mia patente tedesca.
Non ho dovuto aspettare su un marciapiede, bensì
comodamente seduto al 15esimo piano in una sala d'attesa climatizzata,
guardando la televisione tedesca e ammirando dal 15esimo piano tutta la
capitale, perché la sala d'attesa dà proprio sull'avenida Abraham Lincoln.
Non ho dovuto consegnare il mio cellulare, solo quando
si passa il metal detector l’ho dovuto mettere dentro un contenitore tipo come
si fa in tutti gli aeroporti del mondo.
Poi il resto, 15 minuti e ho ricevuto il documento
che necessitavo per il cambio della patente: totale 1500 pesos e arrivederci.»
Conclusione
Ormai a 20 anni dall’inizio del secolo e dopo oltre
10 della diffusione degli smartphone certe misure di sicurezza dovrebbero
essere riviste. Come vediamo l’ambasciata tedesca di Santo Domingo non
trattiene in deposito i cellulari. Ormai sono uno strumento importantissimo,
tanti dati sono archiviati e consentono una comunicazione immediata con altri
componenti della famiglia. Non si capisce perché si insiste su un divieto che
risale all’entrata in uso dei primi cellulari 30 anni fa. Alcune cose
vanno adeguate ai tempi, prendendo esempio magari delle misure già adottate da
altre ambasciate europee.