Novità assoluta: la marina militare dominicana ha
intercettato un’imbarcazione di fortuna in fibra di vetro che si stava
dirigendo in Venezuela. Erano già al largo a 15 km da Barahona. Le persone a
bordo, inclusi i presunti capitani, stavano pregustando forse questa insolita
avventura che avevano appena iniziato. La costa venezuelana più vicina da
Barahona dista 600 km. Se si vuole poi arrivare a Caracas, la capitale, ci
vogliono 300 km in più. Cosa vuoi che sia con un’imbarcazione di fibra di vetro
con cinque persone a bordo e i relativi bagagli! Due venezuelani e tre
dominicani. La nazionalità è facilmente deducibile dalla foto e anche la
disperazione dei “lupi di mare”. L’interrogativo è: per quale motivo avevano
scelto quella modalità di viaggio. Beh, per i venezuelani si capisce, stavano
tornando a casa! E si stavano risparmiando il biglietto aereo… Per i
dominicani, non ci vuole tanta fantasia. Come sappiamo quasi il 50% della
popolazione della Repubblica che ci ospita ambisce di andare via dal paese non
importa dove, anche all’inferno. E in effetti, vista la situazione in cui versa
il Venezuela, una destinazione più simile all’idea di un inferno sarebbe
difficile da immaginare.
La marina militare li ha fermati e avrebbe potuto
anche fare a meno. Ora i venezuelani sono rinchiusi nel “vacacional” de Haina
in attesa della deportazione. In fondo però si stavano “deportando” da soli! E
stavano tornando a casa loro. Li attendevano 600 km di viaggio sotto il sole
cocente dei tropici, una crociera indimenticabile, bastava solo arrivare vivi a
destinazione. I tre dominicani sono invece in stato di detenzione e vengono
sottoposti a indagini.