Cerca nel blog

sabato 10 settembre 2022

Nella Repubblica Dominicana, il mercato della birra rappresenta il 2,7% del PIL

 



Bere una birra a una festa, a una grigliata, allo stadio o in “colmado” non significa solo un buon brindisi, ma anche dare impulso alle economie locali in tutto il mondo.

Lo conferma il rapporto del 2022, "Impronta economica globale della birra", preparato da Oxford Economics per conto della Worldwide Brewing Alliance (WBA), che ha studiato per la prima volta l'impatto economico globale dell'industria della birra.

Il rapporto dimostra il forte contributo della birra al prodotto interno lordo (PIL) mondiale, alla creazione di posti di lavoro e alla riscossione delle tasse, una tendenza che si riflette anche nell'economia dominicana.

Nell'ambito delle principali conclusioni dello studio Oxford Economics, che utilizza i dati pre-pandemia del 2019, la produzione e distribuzione di birra ha contribuito con 555 miliardi di dollari al PIL globale, un contributo che si traduce anche in benefici economici per le comunità locali, creando una catena del valore che si estende dagli agricoltori agli spedizionieri, ai piccoli rivenditori, ai clienti, ai ristoranti, ai bar e alle strutture del settore alberghiero.

Questo impressionante impatto globale si riflette nella Repubblica Dominicana. Secondo i dati locali, il consumo di birra rappresenta il 2,7% del PIL. Il che si traduce in un impatto positivo sull'economia, sulla catena del valore e soprattutto per le piccole imprese come i ”colmado”.

La spinta economica dell'industria della birra si riflette anche nella sua capacità di creare posti di lavoro. Il rapporto di Oxford Economics mette in evidenza che questa industria ha generato internazionalmente oltre 23 milioni di posti di lavoro (1 ogni 110 posti di lavoro nel mondo).

Sul piano locale, si stima che la produzione e commercializzazione della birra nella Repubblica Dominicana genera oltre 130.000 posti di lavoro in tutta la catena del valore.