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venerdì 7 ottobre 2022

La scarsità di Larimar provoca la chiusura dei laboratori artigianali di Santo Domingo

 



SANTO DOMINGO.- La carenza di Larimar, il bellissimo turchese dominicano, provoca la chiusura dei laboratori nella capitale del Paese, mentre gli artigiani che lavorano nella lavorazione dei gioielli con questa pietra semipreziosa, assicurano che la sua esportazione allo stato grezzo rappresenta per il Paese perdite milionari in valuta estera.

Nonostante la Repubblica Dominicana sia l'unico Paese al mondo da cui si estrae il Larimar, tale esclusività ha cessato di essere un vantaggio competitivo, una fonte di ricchezza e di sviluppo per la nazione, secondo gli artigiani dominicani, in virtù del fatto che è diventato molto difficile ottenere questa materia prima per lavorarla localmente.

Essendo un prodotto distintivo ma limitato del paese, i dati della Banca centrale collocano le sue vendite annuali a oltre 370 milioni di dollari, tuttavia, la sua scarsità sta già iniziando a essere percepita nei laboratori a livello nazionale secondo la Casa Nacional de la Artesanía Dominicana.

Artigiani con una vita di esperienza nel processo di creazione di gioielli in pectolite blu affermano di aver dovuto abbandonare la loro professione a causa di quanto sia difficile trovare la materia prima.

Nella Sierra de Bahoruco, dove si trova la miniera di pectolite blu, si può vedere come minatori e artigiani della zona non smettano di contemplare con stupore la magia di ogni pezzo di questa pietra semipreziosa dichiarata dall'UNESCO "Patrimonio Culturale del mondo”.

Artigiani e minatori insistono sul fatto che lo stato dovrebbe dare maggiore importanza al bellissimo turchese dominicano.