A Barahona è stata
smantellata una fabbrica clandestina di superalcolici.
Clerén, tapa floja,
triculí e pitrinchi, come il ruhm sono distillati della canna da zucchero. Si
bevono molto nelle zone di frontiera. Sono, infatti, di origine haitiana.
Provocano ogni anno centinaia di morti.
Costano anche molto
meno del rhum più a buon prezzo sul mercato, meno di due dollari al litro. Poco
raffinati e con forte gradazione alcolica. Non sono il massimo, ma sono a buon
prezzo. In gran parte provengono da Haiti.
Hanno un sapore
aspro e un grado alcolico esplosivo.
Spesso per chi
consuma il questi superalcolici la morte è dietro l’angolo.
Vengono prodotti in
distillerie casalinghe. Il succo della canna da zucchero si estrae con un
mulino, lo si fa fermentare e si abbassa poi la gradazione alcolica al 50%. Lo
si imbottiglia successivamente in recipienti di plastica, in gran parte usati e
riciclati, e sono venduti nei mercati informali o in posti di vendita stradali.
Un europeo non
dovrebbe bere bevande alcoliche di produzione casalinga elaborate nella totale
assenza della tecnologia e delle conoscenze necessarie per conferire al
prodotto sicurezza dal punto di vista sanitario.
Talvolta quando non
si sa dire di no, quando viene offerto un bicchierino di clerén, ad esempio, si
accetta, tanto per non sembrare antipatici e quindi si rischia, ma non ne vale
la pena...
In Haiti si dice
che ci sono produttori senza scrupoli che aggiungono direttamente metanolo ai
loro distillati.
Gli effetti:
debolezza, giramenti di testa, vomito, dolore addominale, coliche e alterazioni
della visione. Questo tipo di intossicazione può provocare anche cecità
temporanea e permanente e i postumi di una sbornia di lunga durata.
La contaminazione
con metanolo può aver luogo anche a causa della distillazione di legname
utilizzato come materia prima aromatizzante o in seguito all’aggiunta di
prodotti solventi ad alto contenuto di metanolo come il thinner.