Una pandemia silenziosa che provoca morti senza freni. Ogni 39 minuti c'è un incidente stradale nella Repubblica Dominicana e ogni 24 ore muoiono almeno 4 persone. A prima vista si potrebbe pensare che la cosa più pericolosa che può succedere in questo paese sia guidare in una strada solitaria con poche luci o in una zona ad alto tasso di criminalità. Tuttavia, dopo aver guidato per diverso tempo un veicolo a motore, ci rendiamo conto che non sono le strade ad uccidere chi ci circola ma i conducenti. Con l'emanazione della Legge 63/17 sulla mobilità, il trasporto terrestre, il traffico e la sicurezza stradale nella Repubblica Dominicana, sono state create diverse istituzioni che avrebbero dovuto risolvere il problema della mortalità sulle strade, tra cui il consiglio di amministrazione di Intrant, lo stesso Intrant, la scuola nazionale di Educazione Stradale, l'Osservatorio permanente della Sicurezza Stradale e il Digesett, che però non hanno raggiunto il loro obiettivo.
Negli ultimi decenni, secondo i dati, nella Repubblica Dominicana muoiono in media da 3.000 a 4.000 persone all'anno e più di 100.000 rimangono ferite. Ciò colloca il paese caraibico tra i leader mondiali in termini di insicurezza stradale e incidenti. Si dovrebbe concludere, da un lato, che sono state create istituzioni per monitorare il settore che non hanno ridotto questo grave flagello e, dall'altro, che i conducenti locali potrebbero essere classificati come assassini del volante.