Santo Domingo. Asko
Hilke, un turista del Regno Unito arrestato dopo aver rotto le finestre
dell'ufficio di Uber di Santo Domingo, ha denunciato che il suo comportamento
fuori controllo è stato motivato dal fatto di aver chiesto alla compagnia di
restituire i suoi effetti personali, che il 30 settembre gli erano stati
sottratti da un autista della
piattaforma dopo essere salito a bordo di una delle unità in via Virgilio Díaz
Ordoñez.
L'uomo che è venuto
nella Repubblica Dominicana per visitare la sua ragazza è stato arrestato per
24 ore dopo aver rotto le finestre dell'ufficio Uber situato nel Diamond Mall. Al
riguardo ha riferito che è miracolosamente sopravvissuto in quanto uno degli
agenti di sicurezza gli ha sparato senza centrarlo.
Gli addetti di Uber
alle richieste del turista hanno risposto che il conducente accusato aveva
smentito i fatti e, invece, secondo il turista, si sarebbe appropriato di due
computer Macbook, uno di marca Dell, profumi, un Ipad, il suo cellulare,
passaporto e portafoglio, oggetti del valore di 7.500 sterline.
Asko Hilke ha
riferito che quando è giunto a destinazione in via Presa de Valdesia, ha
chiesto all'autista di consentirgli di confermare se era il posto giusto nel
quale aveva preso in affitto un appartamento. L’autista gli ha consigliato di
non uscire in strada con il cellulare e il portafoglio perché avrebbe potuto essere
rapinato e poi è partito portandosi via tutto.
Nel profilo
dell'autista identificato come Luis, viene indicato che ha effettuato 1.210
viaggi con una Toyota Camry modello 2014, con targa grigia A466113 in cui
compare come proprietaria la signora Carmen Dalila Tejada Jiménez.