La situazione in Ucraina sta peggiorando mano a mano che si
avvicina la data delle elezioni statunitensi di medio termine. Zelensky il
presidente dell’Ucraina, russofono e askenazita si direbbe che non ci tenga
molto alla vita dei suoi connazionali che coinvolge in attacchi temerari che
provocano tantissime vittime tra i combattenti e ingenti perdite di materiale
bellico. Il problema delle risorse umane e materiali a quanto pare non lo
riguarda più di tanto. Le prime verranno sostituite prontamente anche da
mercenari e per le seconde non ci sono limiti, l’Occidente è pronto a
fornirle in abbondanza, basta solo che le
chieda. Si parla anche sempre più spesso della novità dell’impiego di
robot autonomi. Mancano solo quelli per completare l’assoluta modernità del
conflitto armato russo-ucraino dove i droni sono già diventati grandi
protagonisti.
Ma Zelensky è un ex comico con il pelo sullo stomaco. Ha
bombardato a lungo la centrale atomica di
Zaporisia, negandolo sistematicamente, e l’Occidente ha fatto sempre
finta di credergli. Forse ha cercato senza riuscirci di provocare una
catastrofe nucleare tipo quella di Cernobil, che avrebbe coinvolto tutta
l’Europa. Ora però il creativo ex comico sembra che abbia escogitato secondo
quello che sostengono i russi, l’impiego di bombe “sporche”, cioè ordigni che
diffondono la radioattività. L’uso di questo tipo di bombe potrebbe provocare il
ricorso alle armi tattiche nucleari da
parte dei russi, il che sarebbe il preludio di un’escalation con
degli sviluppi catastrofici. Comunque l’impiego di questi ordigni probabilmente
rientra nel divieto relativo alle armi chimiche e batteriologiche.
Vedremo come evolve la situazione da qui alle elezioni di
medio termine che avranno luogo l’8 novembre prossimo. Nel frattempo può
capitare di tutto perché queste ultime rappresentano la fine del mondo
unipolare. Il Partito Democratico americano sarà sconfitto sicuramente e le
decisioni del presidente Biden verranno sottoposte al controllo
dell’opposizione.