Ottenere i documenti richiesti per il rilascio di un
visto di lavoro nella Repubblica Dominicana è un’impresa ardua. Si deve
innanzitutto esaurire un lungo processo burocratico. La burocrazia e il costo
del rilascio dei documenti necessari rappresentano spesso un ostacolo insormontabile
perché uno straniero possa entrare nel sistema del lavoro. Ne consegue un tasso
di lavoro informale che è di circa il 60% e che aumenta in continuazione. In
prevalenza i paesi di provenienza degli intestatari di questo tipo di visto
sono il Venezuela, la Spagna e gli Stati Uniti. Il permesso di lavoro ha una
vigenza massima di un anno con uno o più ingressi a seconda del contratto di
lavoro.
I documenti richiesti per esercitare un’attività
lavorativa sono i seguenti: certificato di nascita, certificato penale, un
certificato medico rilasciato da un medico del paese di provenienza, documenti
comprovanti l'esperienza o il valore accademico, un contratto di lavoro
registrato presso il Ministero del lavoro, un certificato attestante che l’impresa
è registrata nel sistema dei registri del lavoro (sirla) e una lettera del
titolare dell’impresa autenticata da notaio e legalizzata dalla “Procuraduria”
con l’impegno ad assumersi tutte le spese del dipendente straniero, anche in
caso di deportazione. Un documento quest’ultimo quasi impossibile da avere.
Questa documentazione deve essere depositata nel
consolato dominicano del paese di provenienza, che si prende per l’elaborazione
da cinque a dieci giorni lavorativi.
Ovviamente, fare e avere tutti questi documenti a disposizione
rappresenta un costo, che va dai 1.000 ai 2.000 USD.
Le voci di
spesa sono le tasse nel consolato dominicano, la polizza di rimpatrio,eventuali
traduzioni, le tasse di immigrazione, le spese notarili e di legalizzazione.
A tutto questo va aggiunto il prezzo del biglietto
aereo. Bisogna, infatti, obbligatoriamente recarsi al paese di origine per ottenere
l’apposizione del visto sul passaporto.