La notizia della condanna di
Bruna Giri e quella della riapertura del Vice Consolato di La Romana sono quasi
contestuali. Ci si chiede se la titubanza del nostro ambasciatore nell’attivare
la rete consolare onoraria fosse in qualche modo legata a questa vicenda. Si
voleva forse leggere il testo della prima sentenza? Probabilmente no, comunque
è singolare la contestualità degli eventi.
Ben venga comunque la
decisione di Andrea Canepari che con le reti onorarie ha dimestichezza come ha
dimostrato in passato quando era console a Filadelfia, ottenendo l’assegnazione
di credenziali per le rilevazioni dei dati biometrici per i Consolati onorari
di Pittsburgh e Virginia Beach. Una situazione che si prospetta a breve anche per
il Consolato onorario di La Romana e in un futuro non lontano per i Vice
consolati onorari di Puerto Plata e Santiago.
Nell’ aprile del 2015 c’è
un articolo del Corriere della Sera in cui si riferisce che questa signora era ospite
del Vice console onorario di La Romana. Il vice console si è
difeso, replicando che la Giri non era ospite ma che si trovava lì in forza di
un regolare contratto di locazione debitamente registrato e depositato presso
l’amministrazione e i servizi di vigilanza del centro residenziale Casa De
Campo. Occupava come inquilina una villa di proprietà di una società
immobiliare nella quale la famiglia del connazionale ospitante ha una partecipazione. L’esistenza
di questo contratto era stata resa nota all’Ambasciata d’Italia con
comunicazione del 5 novembre 2012.
Sostiene Calogero di Gesù
nel suo libro “Dietro le quinte della Farnesina”:
“L’individuazione del
nascondiglio della predetta latitante e il suo arresto sono avvenuti subito
dopo la chiusura dell’ ambasciata a Santo Domingo, che è stata come noto
operativa fino al 31 dicembre 2014, mentre non ci risulta alcuna partecipazione
alle vicende di quella ambasciata (scandalo visti) da parte del predetto vice
console onorario. Peraltro questi subito dopo l’arresto della Giri è
stato revocato dall’incarico in data 31 marzo 2015 dall’ambasciatore a Panama. Il
ricorso presentato avverso la revoca dell’incarico è stato respinto.”
La signora Bruna Giri è stata
condannata a otto anni e tre mesi di reclusione dal Tribunale di Roma per una
maxi truffa dell’entità di circa 35 milioni di euro. Ha truffato la Roma bene. Prometteva
rendimenti del 10 percento annui sugli investimenti in denaro e aveva dei
testimonial fasulli. Ci sono cascati 500 personaggi facoltosi di Roma. La
chiamano la “Madoff in gonnella” anche per una certa analogia con il caso
Madoff di New York, che fruttò a Bernard Madoff non meno di 50 miliardi di
dollari. Madoff però è stato condannato a 150 anni di carcere. Paese che vai,
usanza che trovi!