I numeri non sono un’opinione. Non è la prima volta che
il nostro ambasciatore dimostra un approccio superficiale nei confronti dei
dati statistici.
I numeri a quanto pare sono il grande problema del Ministero
degli Affari Esteri. Lo abbiamo visto con Mario Giro, l’ex segretario agli
esteri ora viceministro, che ha chiuso per motivi di risparmio un’ambasciata,
la nostra, che si autofinanziava. Comunque Giro è un laureato in lettere,
abituato a manipolare e non a far di conto e quindi lo possiamo anche
giustificare visto anche che è stato imposto nella posizione che occupa senza una
verifica vera e propria delle sue capacità. Un raccomandato di ferro?
Il dottor Andrea Canepari laureato in economia
politica, di statistiche e di matematica qualcosa sicuramente ne sa. Sembra che
però questa sia la tendenza al Ministero degli Affari Esteri: parole tante,
numeri pochi e se uno deve adeguarsi alla tendenza della corrente predominante,
deve per forza incorrere in errori.
Già a Las Terrenas il nostro ambasciatore ha
sostenuto che il numero di iscritti Aire nella circoscrizione di sua competenza
era di 9.000 persone, sbagliando di grosso perché faceva riferimento a una
cifra del 31.12.2014 e attualmente siamo quasi alla fine del 2017. Dopo
esattamente tre anni questo numero necessariamente deve essersi incrementato,
nonostante tutti gli ostacoli che sono stati meticolosamente frapposti per
impedire la normale iscrizione all’AIRE.
Tenendo presente che il consolato generale onorario
di Dini e l’Ambasciata di Panama hanno svolto questo servizio fino all’ultimo e
cioè fino a quando è stata resa nota l’apertura della nostra ambasciata, e, sulla base dell’incremento medio degli anni precedenti, il numero di iscritti AIRE
dovrebbe essere aumentato del 14% circa ogni anno, ma anche per difetto, presupponendo
un 10% annuo, attualmente dovremmo essere per forza di cose a un livello superiore
agli 11.500 iscritti AIRE.
Si osserva tra l’altro che il numero di iscritti AIRE
di Panama al 31.12.2016 era di 19.321 e che dalle dichiarazioni dell’Ambasciatore
Apicella di Panama gli iscritti della sua circoscrizione a gennaio del 2017,
quindi dopo lo scorporo di Santo Domingo, erano circa 9 mila. Partendo da
questo dato noi sappiamo che attualmente dovremmo essere circa 11.500.
Ecco la
domanda posta all'ambasciatore da Italiachiamaitalia e la sua risposta:
taliachiamaitalia
“Quindi gli italiani della Repubblica possono avere la speranza che in tempi brevi i servizi consolari torneranno alla normalità compreso il rinnovo passaporti?”
Ambasciatore
“Se guardiamo le cifre, sono già tornati alla normalità. Nel mese di novembre sono stati rilasciati 106 passaporti. Sono stati rilasciati un totale di 560 passaporti dal mese di luglio a oggi. Se pensiamo che erano circa novecento i passaporti rilasciati nel 2013 è già un numero significativo, ne sono stati rilasciati di più. Il problema è che ci sono grandi arretrati che devono essere smaltiti.”
Andrea Canepari fa riferimento, sbagliando, al 2013, anno
nel corso del quale sono stati rilasciati 927 passaporti. Come si può vedere nell’annuario
statistico della Farnesina, in quell’anno sono stati rilasciati di fatto 927 passaporti.
L’ambasciata ne ha emessi 560 da luglio 2017 e 106 solo a novembre per cui secondo l’ambasciatore
ormai abbiamo raggiunto la normalità: siamo in grado di erogare normalmente il
servizio.
Ai 927 passaporti rilasciati dall’ambasciata di Santo
Domingo nel corso del 2013, si contrappongono però i 1.899 rilasciati nel corso
del 2014. E allora come la mettiamo? Dobbiamo fare riferimento ai 927 del 2013
o ai 1.899 del 2014?
Il numero di passaporti medio che viene richiesto ogni anno deve per forza essere legato al numero di iscritti AIRE. Secondo la
mia stima attualmente siamo non meno di 11.500 iscritti AIRE, con una potenzialità
a breve, per ritardi accumulati, di oltre 13.000. Una percentuale statistica
delle richieste di passaporto non è inferiore ogni anno al 13% degli iscritti
AIRE. Se ne deduce che la richiesta annua deve essere di circa 1.500
passaporti, in procinto di diventare 1.700, ai quali vanno aggiunti gli arretrati,
nel senso che c’è gente che non è riuscita ancora a presentare la richiesta: di
1.000 passaporti relativi al 2015, 1.000 passaporti che mancano all’appello nel
2016 e 1.000 passaporti in meno evidentemente nel 2017, visto che siamo a
livello di 560 passaporti rilasciati alla fine del 2017. Un arretrato totale pertanto di 3.000 passaporti.
Mi dispiace contraddire l’ambasciatore, ma evidentemente
non è stato raggiunto ancora un livello di erogazione normale dei passaporti,
né tanto meno un inizio dello smaltimento degli arretrati.
Ci attendiamo per i mesi a venire dei bollettini di
aggiornamento dei dati relativamente al servizio passaporti e al numero degli
iscritti AIRE.
È troppo chiedere? E allora come non detto!