Un nostro connazionale cita un dato di cui è a
conoscenza e che ritiene positivo ai fini di una valutazione della gestione di
Andrea Canepari dell’ambasciata di Santo Domingo.
In cinque mesi di apertura reale sarebbero stati rilasciati
circa 300 passaporti, l’equivalente a 720 passaporti in un anno. Purtroppo il
fabbisogno annuale di passaporti della nostra circoscrizione è superiore a 1100
unità l’anno. D’altra parte è lecito ritenere che in 3 anni, tra chiusura e
rilasci insufficienti si siano accumulati arretrati per 3.000 unità.
Il rilascio di 720 passaporti, che sono i 300 in
rapporto annuale, non soddisfa nemmeno la richiesta fisiologica del documento
da parte della nostra comunità e crea in un anno ulteriori arretrati di circa
400 documenti. Eppure ci era stato dato a intendere che il rilascio dei
passaporti e lo smaltimento degli arretrati sarebbe stato una priorità. Non è
così e questo dato dei 300 passaporti in cinque mesi dovrebbe essere per noi un
motivo di preoccupazione.
Chi è alla guida della nostra ambasciata? Come mai
viene tollerata una situazione che se giudicata a ritroso prospetta pochissime
speranze per il futuro? Teniamo presente che tutti gli altri servizi sono stati
dichiarati di secondaria importanza e che le forze della sede diplomatica si sono
concentrate sul rilascio del passaporto. Se questo è il risultato si deve dire
che l’elefante ha partorito un topolino.
Trecento passaporti in cinque mesi che includono
anche tanti passaporti che non rientrano nel servizio Prenota Online ovviamente
per i motivi più svariati. Si tratta di 60 passaporti al mese e ogni lunedì poco
più di una decina.
C’è da dire che il funzionario itinerante, che ogni
tanto veniva da Panama, nei due giorni di soggiorno riusciva a prendere dati
biometrici di una settantina di persone. Basta questo per capire che gli
impiegati della nostra ambasciata non lavorano sicuramente in affanno.
Lo si deve dire, o è meglio sottacerlo e aggiungere
la propria voce al coro di lodi ingiustificate e di inviti altrettanto ingiustificati
a lasciar fare che si lavora? Chi ha detto che si lavora?
Prospettive per il futuro
Secondo questo stesso connazionale da gennaio ci
saranno due funzionari in più operativi nel servizio passaporti, che ora sono
in via di formazione. Il mio ragionamento è il seguente, se due funzionari
esperti hanno rilasciato in cinque mesi 300 passaporti, quanti ne rilasceranno
due funzionari inesperti? C’è da aspettarsi che ogni mercoledì non si riesca ad
arrivare nemmeno a una decina di rilevamenti biometrici per cui a fine mese a
mala pena verranno raggiunti i 100 passaporti. Mettiamoci il cuore in pace,
riusciremo così a soddisfare la domanda annuale. Sì, e gli arretrati? Quelli
rimarranno per sempre!